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Sabato 27 Aprile 2024

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Manovra bis: regioni-anci-upi, collaborazione con Governo ma stop spese

Perugia (PG) - Si' ad una collaborazione con il Governo, nell'ottica della massima unitarieta' e soprattutto non a spese dei cittadini. E' quanto scaturito stamani a Perugia dalla giornata di mobilitazione indetta da Regioni, Province e Comuni culminata con la firma di un documento unitario nel quale e' stato ribadito, in primis, l'impegno per una vera e non piu' dilazionabile riforma di tutte le istituzioni. Presenti, al tavolo dei relatori, tra gli altri, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, e il Vice Presidente Vicario dell'Anci, Graziano Delrio. Prima dell'avvio del confronto, i rappresentanti degli enti locali hanno osservato un minuto di silenzio per l'attentato in Afghanistan nel quale hanno perso la vita tre militari italiani.

"Nel ribadire un valore che non vogliamo perdere, quello dell'unita' - ha detto Errani nel suo intervento - dobbiamo fare un passo avanti. Se il Paese non ha piu' le condizioni per continuare a mantenere il suo modo d'essere, allora dobbiamo essere noi i soggetti del cambiamento e lo dobbiamo fare con una riforma istituzionale che sappia reinterpretare i temi dei costi della politica. Forse 4 livelli istituzionali non reggono e questo richiede uno sforzo generoso da parte nostra di definizione di una proposta che non risponda alla demagogia alla quale abbiamo assistito e che ha portato a dire, erroneamente, che tagliare le Province significa risparmiare 17 mld. Sulla base dei costi istituzionali - ha proseguito - a partire dalle Regioni dobbiamo mettere in linea le cose che davvero servono, senza pero' abbandonare la protesta sui temi della crescita e del welfare". Per Errani infatti, parlare di servizi alla persona significa "costriuire nuovi regolatori e farlo anche sulla base di una lotta seria all'evasione ed all'economia sommersa". Il presidente della Conferenza delle Regioni ha auspicato anche un'azione comune su come ricollocare l'idea del Mezzogiorno e le altre emergenze nazionali purche' la logica sia quella della chiarezza, della verita' anziche' "inutili ping pong su quello che e' effettivamente il bilancio dello Stato". "La soluzione - ha concluso - non e' minacciare di restituire le deleghe, non dobbiamo rinunciare ma ragionare sui bilanci del 2012 per fare scelte che aiutino. Noi non siamo dall'altra parte rispetto al Governo, ma non obbediamo a dictat di appartenenza politica; siamo disponibili a fare qualunque cosa affinque questo paese non cada". Tra gli altri punti che compongono il documento unitario, l'individuazione di un percorso per l'eventuale impugnativa avanti alla Corte Costituzionale delle norme del titolo IV della legge 148 del 2011 in materia di Autonomie. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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