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Martedì 07 Maggio 2024

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Manovra bis: Marini (Umbria), incontro con parlamentari proficuo

Perugia (PG) - "E' stato un incontro particolarmente importante e proficuo e vorrei ringraziare per la loro presenza i parlamentari umbri che hanno accolto il mio invito ed hanno offerto la loro collaborazione e impegno per la ricerca di soluzioni condivise allo scopo di salvaguardare gli interessi generali di tutta la nostra collettivita"'. Cosi' la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha commentato la riunione di stamani con i parlamentari di maggioranza e di opposizione che hanno dimostrato ampia disponibilita' ad accogliere la proposta di emendamenti alla manovra finanziaria. La presidente, in apertura di riunione, ha esposto la posizione delle Regioni, indicando la necessita' che si "redistribuiscano in maniera piu' equa i tagli tra i diversi livelli istituzionali della pubblica amministrazione. Se Regioni, Province e Comuni contribuiscono in minima parte a generare debito pubblico non puo' gravare soltanto sulle autonomie locali il peso dei tagli, per di piu' lineari, che non tutelano i comportamenti sani nella gestione dei conti pubblici. Dal luglio 2010 ad oggi, 4 manovre, che si sommano, gravano sui bilanci di Comuni, Province e Regioni con ripercussioni sulle tasse locali e sui tagli dei servizi penalizzando ancora una volta cittadini e famiglie a cominciare da quelle con redditi bassi".

Per cio' che riguarda la vicenda del taglio della provincia di Terni la presidente ha sottolineato che "non vi e' alcuna contrarieta' a discutere di riforma del sistema, purche' questo avvenga in una cornice di riforme che coinvolga il Paese ed un nuovo assetto istituzionale".

"Se intenzione del Governo e' quello di proporre un riordino istituzionale del Paese - ha detto - lo si faccia seriamente e siamo disponibili al confronto. L'Umbria sara' pronta a fare la sua parte con spirito riformista ed innovatore. Siamo pronti a discutere di dimezzamento dei parlamentari, differenziazione delle competenze tra Camera e Senato, modifica degli assetti delle istituzioni locali, Regioni, Province e Comuni, associazionismo dei Comuni. Non possiamo pero' accettare che il tutto si riduca in un taglio marginale, sulla base di criteri che non abbiamo ben compreso e che alla fine determinerebbe una inaccettabile anomalia umbra, con una regione, unica in Italia, il cui territorio coinciderebbe con quello di una unica provincia". La presidente ha rinnovato la richiesta ai parlamentari affinche' si trovi presto una soluzione normativa che consenta l'avvio della ricostruzione post sisma nell'area del marscianese. pg/dab/rob

[Fonte: Umbria OnLine]

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