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Giovedì 09 Maggio 2024

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Manovra bis: Confesercenti, bisognava aggredire spesa pubblica

Perugia (PG) - "Si deve prendere atto che l'unica via percorribile non e' certo quella, impraticabile, del prelievo fiscale che avvelena i pozzi dello sviluppo colpendo fiducia, consumi ed investimenti, ma e' quella di aggredire la spesa pubblica. Non solo per quantita' intervento, ma soprattutto per qualita"'. Cosi', in un altro passaggio del suo intervento, il presidente nazionale di Confesercenti, Marco Venturi.

"Si ricorre come sempre alla leva fiscale, tanto che 36 miliardi della manovra sono basati sulle tasse, di cui 16 da meno agevolazioni", ricorda Venturi, per il quale "non e' questa la misura giusta", visto che "la nostra pressione fiscale effettiva e' al 54%" e, nel ribadire l'atteggiamento critico verso l'aumento dell'Iva, ha auspicato un "cambio di registro" e, ancora, "se prevarra' il buon senso, diteci se gli studi di settore saranno ancora validi o se si cambia registro".

Tra le priorita' indicate, capaci, secondo Venturi, di "aprire spazi per recuperare risorse allo sviluppo", ci sono "tagli nel numero dei parlamentari, membri di Governo, consiglieri, assessori; tagli draconiani nelle consulenze pubbliche; abolizione di tutte le province; interventi decisi su comunita' montane e micro comuni; accorpamento di circoscrizioni e municipi; condividere servizi per aree vaste a partire da nettezza urbana e trasporti nonche' dall'acquisto di beni e servizi". "Se non si riparte dai tagli alla spesa quante manovre dovremo ancora fare? - ha ribadito -. E' da brividi pensare che per far calare il debito pubblico dal 120% cui e' arrivato al 90% occorrerebbero la bellezza di 450 miliardi di euro. E l'Italia, le famiglie, le imprese che fine farebbero? Noi continueremo a batterci per indicare la necessita' di tagli alla spesa". Il nostro appello, ha concluso "e' quello di tornare ad essere un "Paese normale', non vogliamo miracoli ma contribuire a far crescere questo Paese". pg/sam/

[Fonte: Umbria OnLine]

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