Il nostro network: News | Turismo | I 92 comuni | Ultim'ora e Politica | Guide | Hotels e Alloggi | Prenotazioni | Ristoranti e Locali | Shopping | Casa | Wedding/Matrimoni | Turismo Religioso | Facebook | Twitter | YouTube | Google+ | iPhone | Android
Giovedì 02 Maggio 2024

Booking.com

Libia: Tavola pace, diritti umani non si difendono con bombe

Perugia (PG) - "Cento giorni di bombardamenti della Nato non sono bastati a fermare la violenza. Al contrario. Il popolo che si diceva di voler proteggere si ritrova oggi doppiamente prigioniero di Gheddafi e della guerra contro Gheddafi. Ancora una volta appare chiaro che i diritti umani non si difendono con le bombe". Cosi' Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della pace, alla conclusione del seminario nazionale organizzato dall'organismo svoltosi a Perugia l'1 e 2 luglio in preparazione della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre.

"Nessuno sa quante siano realmente le vittime innocenti della guerra civile che da oltre cinque mesi ha sconvolto la Libia - ha aggiunto il Coordinatore Nazionale - quello che sappiamo e' che a pagare e' sempre la povera gente". Lotti pertanto, a nome della Tavola della pace "chiede a tutti i responsabili della politica internazionale di fermare i bombardamenti sulla Libia, di negoziare l'immediato cessate il fuoco e l'invio di una vera e propria missione di pace dell'Onu sotto la guida diretta del Segretario Generale in grado di proteggere realmente i civili. La politica deve strappare alle armi il controllo della situazione e ricostruire pazientemente le condizioni per una soluzione politica che metta fine a questo inutile bagno di sangue e restituisca dignita' e diritti a tutti". L'auspicio dell'organismo e' che "l'impegno internazionale per mettere fine alla guerra in Libia deve essere accompagnato da una forte iniziativa per fermare la brutale repressione in corso da oltre tre mesi in Siria, in Yemen e Bahrein. Sostenere e favorire i difficili processi di transizione pacifica dalla dittatura alla democrazia deve rappresentare oggi la priorita' della politica estera dell'Italia e dell'Europa. Anche per questo l'Italia deve smettere di spendere per la guerra e deve investire sulla difesa e la promozione dei diritti umani, sulla promozione della democrazia e dello sviluppo umano, sulla costruzione di un'economia di giustizia che trasformi il Mediterraneo in una vera e prospera comunita' di pace".

"Dalla Libia all'Afghanistan, dal Medio Oriente all'Africa, dall'Europa all'Onu, l'Italia - conclude Lotti - e' chiamata a ripensare e ridefinire radicalmente le sue relazioni e il suo ruolo internazionale. Ogni ulteriore reticenza e omissione e' destinata a costarci molto cara". pg/dab/alf

[Fonte: Umbria OnLine]

Condividi su: Facebook Digg Delicious Technorati Google Bookmarks OK Notizie Wikio Italia

Mappa

Calcola percorso in auto