Per i 70 anni dalla Liberazione, che a Città della Pieve coincidono con le celebrazioni dei Santi patroni Gervasio e Protasio l’Amministrazione comunale, in accordo con la Diocesi, ha voluto rendere omaggio con la deposizione di una corona d’alloro, alla lapide commemorativa di don Pompeo Perai il parroco che il 16 giugno del 1944 venne ucciso dalla truppe tedesche mentre stava soccorrendo i feriti e il cui corpo venne recuperato soltanto tre giorni dopo, al termine della battaglia e della liberazione di Città della Pieve.
L’evento è descritto da questi passi tratti dal volume scritto da Monsignor Fiorenzo Canuti (già canonico della Cattedrale di Città della Pieve e famoso per la sua attività di studioso di vicende religiose, artistiche e di storia locale):“Il 16 giugno del 1944 gli alleati lasciate Ficulle e Monteleone, dove non hanno trovato molta resistenza si avvicinano a Città della Pieve. Qui i tedeschi occupate tutte le case tentano di contrastare l’avanzata nemica, la battaglia più grossa è a mezzogiorno lungo la vecchia Strada Nazionale. Le mura che proteggono gli orti da quella parte sono prese d’assalto. I tedeschi asserragliati nelle case sparano all’impazzata, e molti anglo-americani cadono. Tutto il popolo è nei rifugi in città e in campagna e prega i Santi protettori dei quali si avvicina la festa. Alle ore 21 viene ucciso il parroco, don Pompeo Perai mentre andava a soccorrere i feriti”. Le battaglie più cruente, come riportato nel testo citato furono quelle nelle notti tra il 16 e il 17 giugno e tra il 17 e il 18 giugno “mentre tuona il cannone, i proiettili sibilano in aria, e i tetti crollano e i tedeschi passano di casa in casa rubando e distruggendo senza pietà. Alla mezzanotte del 19 Giugno i tedeschi iniziano la loro ritirata, la città è libera, ma circa settanta sono le vittime della popolazione civile”.
L’evento è descritto da questi passi tratti dal volume scritto da Monsignor Fiorenzo Canuti (già canonico della Cattedrale di Città della Pieve e famoso per la sua attività di studioso di vicende religiose, artistiche e di storia locale):“Il 16 giugno del 1944 gli alleati lasciate Ficulle e Monteleone, dove non hanno trovato molta resistenza si avvicinano a Città della Pieve. Qui i tedeschi occupate tutte le case tentano di contrastare l’avanzata nemica, la battaglia più grossa è a mezzogiorno lungo la vecchia Strada Nazionale. Le mura che proteggono gli orti da quella parte sono prese d’assalto. I tedeschi asserragliati nelle case sparano all’impazzata, e molti anglo-americani cadono. Tutto il popolo è nei rifugi in città e in campagna e prega i Santi protettori dei quali si avvicina la festa. Alle ore 21 viene ucciso il parroco, don Pompeo Perai mentre andava a soccorrere i feriti”. Le battaglie più cruente, come riportato nel testo citato furono quelle nelle notti tra il 16 e il 17 giugno e tra il 17 e il 18 giugno “mentre tuona il cannone, i proiettili sibilano in aria, e i tetti crollano e i tedeschi passano di casa in casa rubando e distruggendo senza pietà. Alla mezzanotte del 19 Giugno i tedeschi iniziano la loro ritirata, la città è libera, ma circa settanta sono le vittime della popolazione civile”.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Comune di Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su www.comune.cittadellapieve.pg.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
