DAL GIORNALE DELL’UMBRIA DI MARTEDI’ 24 MARZO 2015
“Sì, effettivamente sembra proprio una favola. Rientro dopo sette mesi e segno al 93′. Io che di gol in carriera ne ho segnati 5 e l’ultima volta era stata 5 anni fa a Castel Rigone con un rilancio dalla difesa e papera del portiere”. Non chiamatelo bomber, perché sareste troppo buoni, ma in casa Villabiagio questo poco importa. Quello che conta è che Paolo Guastalvino è tornato. E si è visto subito. La sua incornata in pieno recupero, sull’angolo di Pinazza, ha regalato ai rossoblù un 2-2, in casa della capolista Poggibonsi, che vale quanto vittoria. Un colpo di testa pieno di rabbia che in un colpo solo ha cancellato quei sette mesi passati a guardare i suoi compagni. Spettatore non pagante per via di una coxite all’anca. Poi un rientro in campo di quelli da sogno.
“A proposito di sogni – racconta Guastalvino – le ultime due notti prima della partita ho dormito male. Sapevo che Vergaini era squalificato e Fiorucci infortunato. Stavolta poteva toccare di nuovo a me. Il mister però, in settimana, non mi sembrava molto convinto. Mi è salita un’ansia tipica del ragazzino all’esordio. Sono tornato indietro di 20 anni. Poi, per fortuna è andato tutto bene anche se oggi (ieri ndr) ho mille dolori addosso. Ma ho anche una carica…”.
Un gol che Guastalvino e tutto il Villabiagio si ricorderanno a lungo. Un gol che anche a Siena potrebbe ritagliarsi un posto speciale negli annali. Ieri intanto tutto il Franchi ha esultato al gol di Guastalvino, come a quello di Crocetti trequarti d’ora prima. Robur Siena-Rieti infatti è finita con qualche istante di anticipo rispetto a Poggibonsi-Villabiagio e al Franchi, lo speaker dello stadio, ha mandato in diffusione la radiocronaca della sfida del Lotti, annunciando così in diretta il gol di Paolo che ha fatto esplodere i tifosi del Siena.
“Non lo sapevo, che spettacolo. Adesso penseranno che chissà quanti gol avrò segnato. Oggi sono felice. Davvero. Avevo pensato di smettere ma la società, in primis il presidente Vicaroni e il direttore Persichetti, mi sono sempre stati vicini e mi hanno spronato. Quell’abbraccio a fine partita a Poggibonsi me lo ricorderò sempre. Un mese fa, appena arrivato Esposito mi ha chiesto come stessi. Io ho risposto che stavo bene. Alla fine del primo allenamento mi si è avvicinato e mi ha detto: “Tu pensi di stare bene? Ma non lo vedi che sei una larva?”. Mi sono messo giù in silenzio a lavorare sodo durante la settimana, sono andato anche con la Juniores perché io avevo e ho un debito verso questa società che mi è stata così tanto vicina. Il gol contro il Poggibonsi è tutto per la mia famiglia, per la società del Villabiagio e per i miei compagni”.
Un Villabiagio che ora può rincorrere la salvezza con un Guastalvino in più, fortemente voluto e difeso, guarda un po’ proprio da quel Luca Grilli al timone dei rossoblù prima dell’avvento di Esposito. “Mentre stavamo tornando da Poggibonsi ho mandato un sms a Luca ringraziandolo di tutto. Mi dispiace davvero non averlo aiutato come invece lui ha fatto con me. Mi sento in debito con lui”.
La salvezza è possibile? “E’ dura ma ora c’è uno spirito nuovo. Entriamo in campo con una convinzione diversa e abbiamo recuperato, sul piano mentale, giocatori importanti che ci possono far fare la differenza. Andiamo avanti però di giornata in giornata. Adesso pensiamo solo alla gara di sabato con la Pianese. Io ci credo e i miei compagni più di me. E se alla fine riusciremo a restare in serie D ho già in mente un regalo al presidente Vicaroni. Penso sia il minimo…”.
L’abbraccio tra Edoardo Ceccarelli e Paolo Guastalvino dopo il 2-2 a PoggibonsiDISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da A.S.D. Villabiagio ed è stato inizialmente pubblicato su www.villabiagio.com. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
