Umbertide (PG) - Basket A1 femminile Gorini, Consolini e Santucci in Nazionale e stagione
straordinaria con una squadra giovane. “Gruppo ok anche nelle difficoltà”
Acqua&Sapone, vince il made in Italy
Serventi: “E’ questo il nostro progetto”
Il coach: “Ma la gioia più bella arriva dall’entusiasmo della gente di
Umbertide, ripartiamo da qui”
Lorenzo Fiorucci “Corriere dell’Umbria”
UMBERTIDE – Straordinaria. A Umbertide descrivono così la stagione
dell’Acqua&Sapone, la sesta nell’Olimpo del basket rosa italiano. Ed è proprio
il prodotto Italia ad aver fatto la differenza. “E’ il nostro progetto -
assicura il professor Lorenzo Serventi – è stata una cosa voluta mettere al
centro del nostro progetto le italiane, alle quali abbiamo accostato le
straniere funzionali alle italiane, Fontenette, Putnina e Black brave ad
integrarsi e a fare bene per la prima volta nel campionato italiano. E’ stata
una scelta controcorrente studiata con la società che ci ha lasciato lavorare
con grande tranquillità e alla fine abbiamo ottenuto grandi risultati, con un
budget fortemente ridotto. Non era certo facile ricominciare con otto elementi
nuovi, ma abbiamo avuto la fortuna di scegliere ragazze che hanno saputo
lavorare sodo e costruire un bel gruppo, bravo a superare anche i momenti
difficili. Un aiuto fondamentale l’hanno dato gli splendidi tifosi di Umbertide
che non ci hanno mai abbandonato anche quando perdevamo”. Ma quest’anno
l’Acqua&Sapone ne ha perse poche, tanto che alla fine, con la squadra più
giovane del campionato e della sua storia, ha ottenuto il maggior numero di
vittorie (16), il terzo posto mai raggiunto, ha chiuso con la terza miglior
difesa, difesa che è il marchio di fabbrica di Serventi e che paga sempre (la
difesa fa vincere le partite, l’attacco fa vendere i biglietti), ha raggiunto
la sua quarta Final Four di Coppa Italia di fila e ha centrato la terza
semifinale scudetto. E’ restata fra le 4 squadre migliori del campionato e ha
messo dietro altre formazioni che avevano messo in campo roster importanti per
raggiungere posizioni migliori. “Ma il risultato più bello – sottolinea ancora
coach Serventi – è l’aver consolidato il nostro rapporto con la gente di
Umbertide. Vedere quel muro di tifosi che ci ha messo le ali durante i play off
è stato straordinario. La gente di Umbertide è stata sempre splendida a dire la
verità, ma stavolta si è superata. I Supporter hanno fatto un lavoro
indescrivibile sempre fra la gente e la società ha dato un segnale forte con le
iniziative messe in atto nei play off. Ora non dobbiamo perdere questo
entusiasmo e farne traino per il futuro”. E come dare torto a Serventi, che
sarà sulla panchina dell’Acqua&Sapone per altri tre anni e che ha mosso le
acque inventandosi anche un programma su Rcc per parlare sempre di pù di
pallacanestro rosa e in generale. Il primo compito della società, adesso, sarà
confermare la politica di gestione e di avvicinamento alla gente che quest’anno
ha dato grandissimi frutti. I prezzi popolari e la promozione nelle scuole per
il reclutamento, dovranno essere alla base del futuro.
“Abbiamo dimostrato che con le idee, con il lavoro e senza star – rimarca
Serventi – si possono ottenere risultati di lusso per Umbertide e risparmiare
tanti soldi. Questa deve essere la nostra cifra. Per vincere lo scudetto
servono altri budget, ma per noi questi sei anni così belli, vogliono dire
altrettanti tricolori. Esserci e durare sono le nostre vittorie più belle.
Puntare sulle giovani brave italiane e del vivaio è la nostra politica”.
Per Serventi, in effetti, parlano i fatti. Anche quest’anno ha consegnato
materiale giovane alla Nazionale. La crescita di Gorini, 22 anni, soprattutto
sul piano della personalità, è sotto gli occhi di tutti. La riscoperta di
Consolini ha pagato moneta sonante, grazie anche alle responsabilità che le
sono state date e il rilancio di Santucci ha trovato d’accordo anche Ricchini.
Queste tre ragazze sono azzurre a tutti gli effetti e sono pronte per le
qualificazioni agli Europei. Da non dimenticare Caterina Dotto che sta
maturando insieme a Serventi e alla squadra. Poi ci sono le giovani Villarini e
Ortolani, pronte a crescere ancora. Sono state brave a stare nel gruppo e a
lavorare sodo anche Ada Puliti e Elisabetta Linguaglossa, arrivate per dare una
mano e ci sono riuscite.
“E quest’anno vorrei ripartire proprio dal gruppo delle italiane
senza smantellare – si augura Serventi – anche se non sarà facile, visto che
sono nel mirino di grandi club. Però la società sa che è fondamentale tenere su
questo punto per continuare il nostro progetto”.
Insomma, coach Serventi è già al lavoro per il futuro. Si gode questo
momento di grande entusiasmo, ma qual è stato il più bello e magari ha qualche
amarezza che non riesce a mandare giù?
“Partiamo dall’unica vera amarezza che riguarda gara tre dei play off,
perché non sono riuscito a schierare Black a Ragusa. Non è stata una mia
volontà. Mi dispiace e non so come sarebbe andata a finire perché la gara
l’abbiamo giocata fino alla fine lo stesso, ma restare senza il pivot ci ha
penalizzato, se non altro nelle rotazioni. Il momento più bello è quello che
deve arrivare. Io però sono soddisfatto e anche la società, del nostro lavoro e
mi ha fatto piacere vedere che le ragazze hanno dato più del 100 per cento.
Questo la gente lo ha apprezzato e ha capito che lì davanti ci sono squadre che
per fare la differenza hanno puntato su individualità che costano tanto.
Abbiamo portato la gente dalla nostra parte e siamo davvero felici. Poi io sono
molto appagato dal lavoro quotidiano e soprattutto, quello che mi interessa, è
vedere che Umbertide c’è e resta con le grandi”.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Acqua&Sapone Umbertide ed è stato inizialmente pubblicato su www.pfumbertide.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
