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Sabato 04 Maggio 2024

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CONSUMI: COLDIRETTI UMBRIA, VOLA STREET FOOD, LO SCEGLIE 1 ITALIANO SU 2

Perugia (PG) - Con l’arrivo della bella stagione, anche in Umbria, da Perugia a Terni fino ad Assisi, si moltiplicano le occasioni per assaggiare il cibo di strada che viene acquistato da più di un italiano su due (52%), secondo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ sullo street food. Il fenomeno del cibo di strada, protagonista in questi e nei prossimi giorni con varie iniziative in Umbria - ricorda Coldiretti - ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada. Per questo l’Italia con le sue numerosissime golosità gastronomiche può vantare una tradizione millenaria come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food come gli arancini siciliani, la piadina romagnola, le olive ascolane, i filetti di baccalà romani, gli arrosticini abruzzesi, la polenta fritta veneta, le focacce liguri, il pesce fritto nelle diverse località marittime e gli immancabili panini ripieni con le tipiche farciture locali che vanno dai salumi ai formaggi senza dimenticare per l’Umbria anche la intramontabile porchetta o la torta al testo farcita. Un fenomeno che sta vivendo - sottolinea Coldiretti - una nuova stagione di successo anche grazie alle nuove tecnologie, perché concilia la praticità con il costo contenuto. Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dal 69% per cento -  sottolinea Coldiretti - è il cibo della tradizione locale, mentre il 17 per cento sceglie quello internazionale e solo il 14 per cento i cibi etnici. Con gli stili di vita salutistici spazio anche - aggiunge Coldiretti - all’innovazione nella tradizione con nuove pozioni naturali con la crescente offerta di prodotti salutistici come la frutta presentata in tutte le diverse forme, dai centrifugati ai frullati, dagli smoothies ai pezzettoni. La crescita del cibo di strada deve essere accompagnata - sostiene Coldiretti - dalla difesa del radicamento territoriale per evitare un impoverimento della varietà dell’offerta: la scoperta dei nostri territori con i propri prodotti tipici rappresenta infatti un valore aggiunto inestimabile. A sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta alimentare in questo settore ci sono i mercati degli agricoltori che - conclude Coldiretti - si sono diffusi in molte grandi e piccole città grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Coldiretti Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.umbria.coldiretti.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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