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COLDIRETTI UMBRIA: UNA FIRMA PER LA SALUTE E CONTRO I FALSI
25 Set 2019, 10:17 Coldiretti Umbria
Perugia (PG) - Dopo l’impegno già profuso e le tante adesioni già raccolte sul territorio, Coldiretti Umbria torna in piazza domani 25 settembre, in oltre 20 Comuni umbri, da Perugia a Terni, da Assisi a Spoleto, da Amelia ad Orvieto, con appositi banchetti dove i cittadini potranno aderire all’iniziativa #STOPCIBOANONIMO - “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo). È arrivata al rush finale infatti la petizione promossa dalla Coldiretti per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti assieme ad altre organizzazioni europee, dalla Fnsea il maggior sindacato agricolo francese a Solidarnosc, storico sindacato polacco. Si tratta di un vero e proprio fronte europeo per la trasparenza che punta a raccogliere un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione entro il 2 ottobre prossimo. Un’opportunità - spiega Mario Rossi Direttore Coldiretti Umbria - per sostenere l’agricoltura, i suoi produttori e la trasparenza che merita il vero cibo italiano affinché il Parlamento Europeo possa legiferare e tutelarne l’originalità. In questi ultimi giorni - aggiunge - ci appelleremo ancora a tutti cittadini umbri per fermare il cibo falso e proteggere la salute, tutelare l’economia, bloccare le speculazioni e difendere l’agricoltura italiana. Nonostante i passi in avanti sul tema - ricorda il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti - permangono ancora ampie zone d’ombra e ogni giorno rischiano di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come dimostrano i ripetuti allarmi alimentari che si propagano rapidamente a livello planetario per la mancanza di trasparenza. Non è un caso che 9 italiani su 10 ritengano importante per la sicurezza alimentare proprio il fatto di conoscere la provenienza del cibo che consumano. L’indicazione di origine - prosegue Agabiti - permette di contrastare le imitazioni, prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia. L’obbligo della provenienza in etichetta varrebbe per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’Ue, senza deroghe per i marchi registrati e le indicazioni geografiche su tutti i prodotti in commercio. La petizione - conclude Coldiretti - chiede infine di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare.
[Fonte: Umbria OnLine]
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