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COLDIRETTI UMBRIA, OLIO: DAL NEW YORK TIMES, “MONITO” ANCHE PER L’UMBRIA
30 Gen 2014, 22:43 Coldiretti Umbria
Perugia (PG) - C’è amarezza per i fumetti del New York Times dove si deridono gli inganni del falso Made in Italy che stanno provocando il “suicidio” del prodotto simbolo della dieta mediterranea. È quanto afferma Albano Agabiti presidente della Coldiretti Umbria, che di fronte alle preoccupanti notizie che arrivano dagli Stati Uniti, ribadisce come occorra un impegno concreto per garantire l’autenticità e la trasparenza della produzione italiana di olio di oliva dando piena operatività alla cosiddetta legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della Coldiretti.
Ancora oggi la legge non risulta pienamente applicata - aggiunge il presidente di Coldiretti Umbria - per l’inerzia della pubblica amministrazione e per l’azione delle lobby industriali, denunciate dallo stesso New York Times, a livello nazionale e comunitario dove sono state espresse osservazioni. Ora c’è la possibilità in Parlamento nella discussione in corso sulla legge comunitaria di approvare uno specifico emendamento diretto a rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea e a rendere operativa la norma. L’Italia ha dunque l’occasione di ricostruire una credibilità internazionale e di salvaguardare il mercato di una primaria realtà economica, occupazionale e ambientale contro il rischio di quello che il New York Times ha chiamato il suicidio del Made in Italy.
I nostri produttori - continua Agabiti - si impegnano con ingenti investimenti e sacrifici, per garantire l’olio extravergine di qualità, buono e sicuro, quando invece nel mercato purtroppo, non esiste ancora una completa trasparenza, che va a discapito dei consumatori e anche della produzione locale.
Il fatto che, secondo il prestigioso giornale internazionale, la maggioranza dell’olio di oliva venduto come italiano proviene in realtà da Paesi come Spagna, Marocco e Tunisia - conclude Agabiti - deve rappresentare quindi un “monito” anche per la produzione umbra di olio, che può contare su quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono oltre 27.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 90.000 quintali di olio l’anno, con un’incidenza del comparto sulla PLV agricola regionale di circa il 6%.
[Fonte: Umbria OnLine]
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