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Venerdì 03 Maggio 2024

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Anno giudiziario/umbria: de Nunzio, durata processi civile 3 anni

Perugia (PG) - "Nella Corte di appello di Perugia la rilevazione sommaria compiuta dalla segreteria per il periodo 1 luglio 2010-30 giugno 2011, ha evidenziato che la definizione dei procedimenti civili di cognizione ordinaria si attesta intorno ai 2-3 anni. Per le cause di lavoro e previdenza il tempo medio di definizione dei processi e' attualmente pari ad 1 anno. Il tempo medio di definizione degli appelli penali si attesta, approssimativamente, intorno ai 4 anni". Entrando nel rendiconto dell'attivita' annuale del distretto, cosi' si e' espresso il presidente della Corte d'Appello di Perugia, Wladimiro De Nunzio, durante la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, sottolineando "un trend in linea con quanto gia' evidenziato nella relazione dello scorso anno".

Sull'andamento della giurisdizione civile, e' stato detto, sopravvenuti 889 appelli, depositate 975 sentenze e altri provvedimenti, rimasti pendenti 1919 fascicoli. Lo scorso anno erano sopravvenuti 1008 appelli, depositate 760 sentenze e provvedimenti e rimasti pendenti 1917 fascicoli (variazione -12% per gli iscritti, +9% per i definiti ed un dato equivalente per i pendenti finali). "Va considerato il peso straordinario che deriva dalle sopravvenienze relative ai procedimenti ex l. Pinto - ha spiegato de Nunzio - infatti al 30 novembre 2011 risultato sopravvenuti 5.392 ricorsi". per quanto attiene la giurisdizione penale, iscritti 1631 appelli ordinari, definiti 808 e rimasti pendenti 4964 processi. Nel 2010 furono registrati 1695 iscritti, 1077 definiti e 4141 finali (per un calo di sopravvenienze del 3,8 % a fronte di un +19,9% delle pendenze finali a causa del calo del numero dei processi definiti pari a - 42,9%). Secondo il Presidente la situazione e' conseguenza del fatto che "non sono stati coperti per un lungo periodo tre posti rimasti vacanti (su un organico di 6). Anche a seguito delle modifiche legislative in materia di prescrizione dei reati, i cui effetti si sono particolarmente materializzati nell'ultimo periodo - ha aggiunto - si e' registrato l'incremento dei provvedimenti de plano per declaratoria di estinzione del reato per tale causa. Si e' passati, infatti, da 348 pronunce nel precedente periodo a 447 sentenze nel periodo in esame, con un incremento percentuale del 28,45%". Tra le misure adottate per incidere sull'arretrato "il ripristino delle udienze del martedi', lo smaltimento della giacenza di procedimenti pervenuti da alcuni anni e non ancora fissati non essendo imminente il termine di prescrizione del reato, con la programmazione di due udienze al mese, alternativamente una udienza di martedi' e una di venerdi', nelle quali trattare i procedimenti giacenti da piu' tempo e incrementando il numero dei processi da chiamare alle udienze attraverso il raggruppamento dei fascicoli aventi ad oggetto le stesse tematiche". pg/mar

[Fonte: Umbria OnLine]

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