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Martedì 07 Maggio 2024

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28 Aprile

Perugia (PG) -

Il Contrappunto di Leonardo Caponi sul Corriere dell’Umbria è dedicato, questa settimana, all’iter per l’approvazione della legge elettorale. Scrive Caponi: “Un partito interclassista e liberale come fu la Dc, al cui modello organizzativo è vicino (o forse si ispira) il Pd attuale, mai avrebbe coartato d’imperio la volontà di suoi esponenti istituzionali. E’ vero che i democristiani avevano una straordinaria capacità di litigare in maniera furibonda, salvo poi, nei momenti chiave, ritrovarsi tutti uniti; però si ricordano casi in cui i parlamentari di correnti di quel partito giunsero persino a votare contro la fiducia ai loro governi, senza essere oggetto di nessun provvedimento amministrativo. Il Pci, invece probabilmente, non avrebbe consentito la manifestazione di un dissenso cosi clamoroso. Lo avrebbe fatto forse in maniera più limpida e meno arzigogolata nei confronti dei dissidenti, cioè assumendo qualche sanzione statutaria e non limitandosi alla ipocrisia di una sospensione ‘temporanea’ da un ufficio di cruciale importanza. Per questo motivo il Pci era accusato di essere autoritario e ‘stalinista’. Ora, a ben vedere. II ‘centralismo democratico’ si basava sull’impianto teorico di un partito che, proponendosi di attuare una grande rivoluzione sociale, non poteva tollerare una discussione interna infinita (‘cristallizzata’ era definita all’epoca) ed era chiamato all’esterno a dimostrarsi di una compattezza granitica. Ma, non sono esattamente questi i motivi ai quali si appella Renzi e il gruppo dirigente che ruota attorno a lui?! E perché, dunque, quello era stalinismo, e questo no? Il Pci attua una sorta di legge del contrappasso o, per dirlo in altri termini, una vendetta postuma sui suoi detrattori di sempre nel Pd o su coloro che, col Pd, hanno rivisto e ripudiato la sua esperienza storico politica”.

Oggi pomeriggio una delegazione del Pd di Spoleto incontrerà il comitato di reggenza del Pd Umbria e la candidata a Presidente Catiuscia Marini per definire un accordo che possa in qualche modo garantire centralità alla città dopo la mancata candidatura nella lista del Pd in vista delle regionali. Il Pd di Umbertide, intanto, ribadisce pieno e unanime sostegno al candidato Manlio Mariotti.

E’ iniziata al Ministero dello Sviluppo economico la trattativa sul futuro delle sedi italiane di Indesit; a rischio lo stabilimento di Fabriano.

In arrivo, per l’Umbria, 35 milioni di tagli sulla sanità.

Va avanti l’inchiesta sulla E45. Potrebbe arrivare, ora, il divieto di circolazione per i mezzi pesanti nel tratto appenninico.

- Letture quotidiane del 28 Aprile 2015

L'articolo 28 Aprile sembra essere il primo su PD Umbria.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Partito Democratico Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.pdumbria.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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