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Venerdì 26 Aprile 2024

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27 Aprile

Perugia (PG) -

Calano i redditi degli umbri. Col segno meno le somme denunciate ai fini Irpef di imprenditori e lavoratori dipendenti. In lieve aumento quelle dei pensionati. Scrive il Giornale dell’Umbria: “Nelle dichiarazioni presentate al Fisco nel 2014 (relative all’anno di imposta 2013), rispetto a quelle del 2013 (anno di imposta 2012) i perugini hanno perso redditi reali per 4,9 milioni di euro. Il reddito complessivo denunciato ai fini Irpef è infatti passato da 2,529 a 2,524 miliardi di euro, con una perdita media giornaliera, festivi e prefestivi compresi, di 13mila 400 euro. Il che significa una perdita nominale dello 0,2%, che diventa -1,3% in termini reali se, più correttamente, si calcola anche l’inflazione (che nel periodo considerato è stata dell’ 1,1%). Gli unici che vedono aumentare il volume dei redditi complessivi sono i pensionati (+0,7% reale, da 806,2 a 820,6 milioni, con un guadagno di 536mila euro)”.

Sanità umbra promossa a pieni voti dagli utenti. “Esce bene l’Umbria – scrive il Giornale dell’Umbria – con valutazioni degli utenti superiori sia alla media nazionale (e fino a qui è facile, visto che dal Lazio in giù i voti, pur non essendo pessimi, non brillano come in molte realtà del Centro-Nord) sia a quella del Centro (e qui già è un po’ più difficile), dall’ultima indagine dell’Istat “La cura e il ricorso ai servizi sanitari”, diffusa nei giorni scorsi. Una marea di dati e di tabelle che passano al setaccio sia i dati quantitativi sia quelli qualitativi, nel senso di misurare la soddisfazione degli utenti. Ad esempio, per quanto riguarda gli accertamenti specialistici i pazienti che ne hanno fruito del servizio nell’ultimo anno dell’indagine assegnano un voto medio di 8,4, superiore ali’8,1 del Centro e in linea con quello assegnato dai pazienti delle regioni del Nord (8,4, sia per il Nord-Est che per il Nord Ovest)”. Anche sulle attese per gli esami diagnostici gli indici di gradimento sono positivi: “II 56,6% dei pazienti umbri che ha effettuato una visita specialistica non ha dovuto aspettare per farla. Il 18,9% risponde invece che ha dovuto attendere «perché non aveva alternativa». Mentre il 4,1 % ha dovuto aspettare perché voleva «una struttura di mio gradimento». Il 20,4%, inoltre, ha dichiarato che non ha dovuto attendere «perché la data mi era stata comunicata, nella precedente visita/ricovero, dalla struttura sanitaria o dal medico». Se sommiamo quest’ultima percentuale a quella di coloro che hanno risposto «No, non ho dovuto aspettare», la quota di coloro che non hanno patito attese sale al 77%”.

Crolla la produzione di olio. Dal Corriere dell’Umbria: “Segno meno. Nel 2014 è stato registrato il crollo della produzione italiana, e di conseguenza quella umbra, dell’olio di oliva. Secondo l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) lo scorso anno il Cuore verde d’Italia ha fatto registrare, rispetto al 2013,3.408 tonnellate con un secco meno 45% in linea con la tendenza di altre regioni”. Attivata dalla Regione, come ha più volte ricordato l’assessore Cecchini, una task force per controlli contro la xylella.

- Letture quotidiane del 27 Aprile 2015

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Partito Democratico Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.pdumbria.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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