Riordino istituzionale, arriva la road map della Regione Umbria. Un atto preadottato dalla giunta dice che se ognuno farà la propria parte garantirà un futuro tranquillo alle centinaia di persone che lavorano nelle due Province e negli altri enti locali umbri, con qualche cambio d’ufficio o di ente, ovviamente. Entro febbraio dovrebbe arrivare il via libera all’atto che ridisegnare i confini e le competenze delle amministrazioni locali a partire da quelle delle Province, una proposta di riassetto, prima in Italia, sulla quale si è già espresso con parere favorevole l’Osservatorio regionale sulle riforme.
Intanto la discussione sulla nuova legge elettorale continua il suo cammino in commissione ma l’opposizione sceglie l’Aventino. “Il nostro gruppo consiliare – sottolinea il capogruppo Nevi – unitamente agli altri di opposizione, non parteciperà più ai lavori della commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari”. “I modi procedurali scelti dalla maggioranza di questo organismo – sottolinea ancora – non sono consoni al livello politico e istituzionale che la definizione di regole di democrazia fondamentali come quelle elettorali richiedono”. Intanto, nel suo Contrappunto settimanale (Corriere dell’Umbria), Leonardo Caponi punta il dito contro il sistema maggioritario.
“Che la debolezza della politica fa male a tutto e a tutti, anche alla magistratura. Perché da un lato la politica è diventata così debole che un semplice avviso di garanzia, che appunto teoricamente è a garanzia dell’indagato, diventa di fatto una pre condanna, mettendo in condizione chi occupa una carica pubblica, o è impegnato in un partito o in un movimento, a dimettersi. Dall’altro questo meccanismo infernale danneggia anche la magistratura. Perché un magistrato che intende approfondire certe ipotesi di reato sa che il solo fatto di farlo ha immediate conseguenze sulle istituzioni, sulle aggregazioni politiche (che debbono rappresentare, ordinandole, le istanze dei cittadini portandole nelle istituzioni) e quindi sulla democrazia, che ne risulta alterata. Senza una politica più forte questo continuerà ad accadere e per il Paese non mi sembra un gran bene, anzi”. Così Riccardo Fioriti, ex assessore provinciale alla Viabilità, assolto nel caso Appaltopoli, in un’intervista al Giornale dell’Umbria.
“Perugia ha bisogno di una visione, il tasto reset non basta”. A sottolinearlo il segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti http://www.paginedemocratiche.it/attualita/giacopetti-perugia-bisogno-visione-tasto-reset-non-basta/
In Umbria, nel 2014, sono fallite 259 imprese. Dal primo gennaio 2009 i fallimenti sono stati 1.267. Lo evidenzia l’analisi dei fallimenti in Italia realizzata da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nella business information. Intanto, secondo l’Istat, nel settore costruzioni la produzione è in caduta libera a -7,9%
Sarà firmato venerdì il passaggio dello stabilimento di Sgl Carbon e tutti i suoi impianti alla Morex e cresce l’attesa dei lavoratori, che da un mese sono stati licenziati e posti, come da procedura, in mobilità. Intanto, nella dorsale appenninica, la notizia della convocazione di Regioni e sindacati al ministero dello Sviluppo economico per discutere dell’accordo di programma per la ex “Antonio Merloni” suscita aspettative. Ma non manca qualche perplessità – sollevata da Luciano Recchioni – e, soprattutto, la consapevolezza che non basta un incontro a sbloccare una situazione complessa, nella quale occorre intervenire su entrambi i versanti della vertenza: Merloni e JP Industries.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Partito Democratico Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.pdumbria.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
