Province, allarme dei presidenti d’Italia: «Il prelievo di un miliardo dalle casse e il taglio del 50% del personale imposti dal Governo hanno prodotto una vera e propria emergenza sociale sui territori. Impossibile garantire servizi essenziali, mentre l’allarme sociale tra il personale continua a salire».
La Cgil dell’Umbria vede nero sul futuro della Regione. Ad oggi si contano circa 137mila umbri in sofferenza lavorativa e si chiede il massimo impegno della Regione per invertire la rotta.
Intanto, le banche fanno sapere che non ci sarà nessun anticipo di cassa per i lavoratori della ex Pozzi; la notizia riaccende i riflettori sulla drammatica situazione che interessa le oltre 200 famiglie di Industrie Metallurgiche Spoleto e Isotta Fraschini.
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