La campagna elettorale si prepara alla volata finale. In arrivo in Umbria il vice ministro alle Politiche Agricole Andrea Oliviero, a Santa Maria degli Angeli per sostenere la presidente uscente Catiuscia Marini, e Nichi Vendola, tra oggi e domani in tour tra Perugia, Città di Castello e Terni.
Celebrata anche a Perugia la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, ricorrenza promossa dall’Unione europea che si celebra dal 2007 in ogni paese dell’Unione, con una serie di eventi e appuntamenti patrocinati dal Comune di Perugia.
I numeri e la crisi. Approfondimento sul Giornale dell’Umbria di Fabrizio Marcucci, che sottolinea alcuni dati “indicativi”. Il primo è quello relativo al numero di Neet, cioè giovani che non studiano e non lavorano. In Umbria sono saliti dal 16 al 17,7 per cento in dieci anni. Il dato tendenziale racconta di una sofferenza pià acuta nel capoluogo, dove cresce anche il tasso di mancata partecipazione al mercato del lavoro, che misura il numero di persone cosi scoraggiate da non cercarlo neanche più un lavoro, viste le macerie che si trovano intorno. In Umbria, dal 2004 al 2013 la percentuale è salita dall’I 1,4 al 16,8. L’allarme rosso è ancora nel capoluogo, dove i maschi che pur avendone bisogno, un lavoro non lo cercano più, sono quasi raddoppiati, passando dal 6,3 al 13,2 per cento. Intanto cresce il privato sociale: il pubblico è costretto a ritirarsi a causa dei tagli draconiani cui sono state sottoposte le amministrazioni locali, con un effetto di sostituzione che però non compensa l’emorragia di posti di lavoro e di retribuzione, e chi perde il lavoro si inventa nuove forme che però non sempre riescono e anzi lasciano ampie zone d’ombra. Infine, la continua richiesta di repressione dei reati è giustificata solo in parte, essendo il numero di reati tutto sommato contenuto. E nasconde anche in questo caso un malessere più profondo. Che non è disconnesso dalla crisi. E che tutto lascia supporre, non se ne andrà con la ripresa.
Mercoledì al via l’incontro su Ast tra sindacati e azienda. Ne dà notizia il Messaggero. “E’ il primo incontro ufficiale – si legge – dopo la firma dell’accordo, avvenuto il 3 dicembre dello scorso anno al ministero, sul futuro delle acciaierie ternane. Intanto proseguono gli incontri tra il management e i sindacati. Nei giorni scorsi è stato fatto un incontro al Tubificio, durante il quale i vertici di Ast hanno confermato che si farà l’investimento di 5 milioni di euro e questo comporterà, probabilmente, anche una linea produttiva in più. Nessuno, però, secondo quanto riferito dai sindacati, è sceso nel dettaglio per quanto riguarda i tempi e le modalità con cui avverrà l’investimento. E’ stato confermato, invece, in un altro incontro, l’incorporamento della Società delle Fucine in Ast anche se, anche in questo caso, ribadiscono le organizzazioni sindacali, «non sono stati specificati ancora i tempi e i modi». Secondo le Rsu l’azienda «conferma il diffìcile momento che sta attraversando l’intero sistema della fucinatura e la propria strategia, che è quella di insistere nella produzione di grandi fucinati con maggior valore aggiunto. Conferma alcuni investimenti straordinari ed altri di ordinaria gestione e operatività impiantistica; altra conferma – spiegano le Rsu – è stata data in relazione alla volontà di regolarizzare l’organizzazione del lavoro nel reparto Ccf e una maggiore chiarezza della gestione del personale nel reparto Fuc dopo l’applicazione unilaterale della nuova organizzazione del lavoro». Secondo i sindacati, però, da questi incontri non emerge con chiarezza quale sarà il destino di Ast nel medio periodo, visto che, dopo la vendita (anzi, la svendita) di Vdm, ThyssenKrupp ha annunciato di voler vendere anche Ast in tempi non lunghissimi”.
Riforma della scuola, in Umbria i Cobas hanno annunciato il blocco degli scrutini per l’11 e il 12 giugno e di tutte le attività scolastiche al termine delle lezioni.
- Letture quotidiane del 18 Maggio 2015
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