Assisi (PG) - La Citta' di Assisi con il sindaco Claudio Ricci, ha ricordato stamane la giornata nella piazza antistante la Basilica di S. Francesco con 15 colpi di cannone a salve e l'inno di Maneli, mentre i frati francescani, con padre Giovanni Piemontese custode del sacro convento, al termine della funzione religiosa, hanno deposto fiori tricolori sulla tomba del santo poverello dove arde perenne, la fiaccola della pace, amore ed unita'. Padre Enzo Fortunato direttore della rivista San Francesco Patrono d'Italia, rifacendosi alle parole del Papa Benedetto XVI, ha sottolineato che "non si spengono candeline, ma accendiamo - ha detto - entusismo, creativita' e idealita"'.
I frati hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per augurare all'Italia, "pace e bene che merita. L'abbiamo inviata anche per dirgli grazie, perche' ha offerto all'Italia un segnale: la consapevolezza delle nostre radici, non solo cristiane, ma del nostro essere italiani, fondato su tanti giovani che hanno donato la vita per questa Unita"'. Il ricordo della giornata di oggi, va a chi ha combattuto per l'Italia Unita; tra i tanti comuni dove ci celebrano iniziative, Terni, Gubbio, Orvieto, Spoleto, a Foligno si terranno domani visite guidate per gli studenti delle scuole al palazzo comunale, con il prof. Nicola Tranfaglia che parlera' alle 17 nella sala delle conferenze di Palazzo Trinci a proposito degli articoli 9 (la promozione dello sviluppo della cultura) e 21 (liberta' d'espressione e di informazione) della Costituzione. pg/dab/rob
