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Venerdì 03 Maggio 2024

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12 Marzo

Perugia (PG) -

Il segretario regionale Giacomo Leonelli interviene sul Giornale dell’Umbria sul tema sicurezza. “Ho scritto qualche tempo fa per un mensile un intervento che prova a cimentarsi sul tema sicurezza senza posizioni precostituite e con responsabilità, per il bene di Perugia. Un intervento volutamente slegato dalla contingenza della cronaca (non era ancora scoppiato il caso Calabrese) a testimoniare la volontà di stare sui temi nell’interesse di tutti. Un intervento per nulla polemico con il Pd perugino, di cui conosco e condivido la posizione sul tema e sulla necessità di evitare strumentalizzazioni di colore politico per mettersi, nel rispetto del ruolo di opposizione che si è chiamati a svolgere, a disposizione dei cittadini. Il segnale di discontinuità che ritengo quanto mai opportuno dare – aggiunge – è rispetto all’atteggiamento di chi, fino ad oggi, ha usato la sicurezza come materia elettorale, speculandoci su e facendone oggetto di campagne improbabili e lontane dalla realtà, non certo rispetto a chi interpreta le esigenze della città secondo la sensibilità e la responsabilità proprie di un partito di governo quale è il Partito Democratico. E’ evidente, allora, che non staremo alla finestra ad aspettare gli errori e le contraddizioni del centrodestra, non ci augureremo il peggio per Perugia per poterci poi speculare su, come il centrodestra ha fatto finché è stato opposizione. Saremo impegnati in una progettualità larga e responsabile, come abbiamo dimostrato, in questi primi mesi, di saper fare. Ma è altresì evidente che lo spirito di collaborazione del Pd dipenderà dalla natura delle proposte in campo. Per semplificare: non si va nella giusta direzione scoraggiando spingitori di carrelli e accattoni, ma ragionando su una prospettiva lunga che da qui ai prossimi 5-10 anni disegni una città sempre più competitiva ed europea, capace di superare anche le peggiori criticità”.

La sfida della sinistra Pd: un programma elettorale spostato a sinistra per “parlare all’Umbria del dopo la crisi”, mettendo tra le priorità lavoro, diritti e welfare e rivolgendosi  a lavoratori, precari, piccole imprese, giovani e pensionati. “Non si può parlare a tutti – ha spiegato Valerio Mannelli – ma bisogna secondo noi parlare in via prioritaria con quel blocco più provato dalla crisi economica che in Umbria ha colpito maggiormente rispetto ad altre regioni del Centro. Dobbiamo sempre ricordare che tra disoccupati e cassaintegrati ci sono oltre 170mila umbri senza lavoro e senza una entrata certa, il tutto su una popolazione di appena 900mila persone”. Stasera Fassina, Gotor e Laforgia a Foligno per la conferenza programmatica dell’area.

L’ingegnere Paolo Felici accoglie l’invito di #UmbriaVerso e scrive le 10 ricette per un’edilizia migliore. “1. Regole comuni, limitate e chiare. Gli addetti riscrivono le norme specifiche. 2. Meno istruttorie su carta, più controlli reali. 3. Ripensare la sicurezza nei cantieri, puntando soprattutto sulla formazione di chi opera direttamente. 4. Eliminare tutte le Autorità in materia edilizia. Si organizzino le strutture esistenti, senza creare carrozzoni paralleli. 5. Riforma del credito. 6. Alcune idee, semplici semplici, per lo sviluppo: fotovoltaico obbligatorio negli edifici pubblici, economicamente supportato da piani finanziari che prevedono il recupero dell’energia risparmiata; piano di valorizzazione ambientale degli edifici; diffusione della fitodepurazione, che abbatte i costi di manutenzione. 7. Soprintendenze concentrate negli interventi importanti e non su controlli minuti e inutili su carta. Tutelare tutto significa non tutelare niente. Semplificare significa anche distinguere un edificio dalla cuccia del cane. 8. Centri storici: ammettere le trasformazioni funzionali che riportano le attività (esempi validi sono quelli di Olivetti in passato e di Cucinelli oggi). 9. Pubblico o privato: l’impresa esegue e si organizza per guadagnare e il pubblico progetta, gestisce e controlla facendo sì che l’impresa guadagni il giusto: è semplice, ma non è difficile. 10. Codice contratti attuale per l’esecuzione di opere pubbliche da buttare. Riprendere le direttive comunitarie ultime e convertirle in testo normativo nazionale unico, con poche modifiche”.

L’assessore regionale Silvano Rometti interviene sulla E45: “Deve essere chiaro che la Regione continuerà a far valere le ragioni del suo fermo ‘no’, peraltro già recepite dal Governo, ma la questione del pedaggio e delle agevolazioni per il traffico locale sulla E45, una volta trasformata in autostrada, sarà definita dalla convenzione che il governo sottoscriverà con il concessionario individuato attraverso gara. Oggi è prematuro parlare di certezze ed è anche fuorviante: la priorità per la quale dobbiamo batterci tutti è innanzitutto quella dell’adeguamento e della messa in sicurezza della superstrada”.

Per il Prc Umbria il voto contrario al Dap di tre consiglieri regionali di maggioranza “certifica la fine del centrosinistra umbro, cancellato dall’unilateralismo e dall’arroganza con cui il Pd e la presidente Marini hanno inteso condurre la nostra Regione”.

I lavoratori e i sindacati della Perugina Nestlé hanno un piano industriale e lanciano la sfida alla multinazionale svizzera. Una sfida ambiziosa e fondata su qualche proposta di grande concretezza. “No alla fabbrica monoprodotto” è l’input. E si pensa soprattutto a caramelle e caffè. Ora si aspetta il confronto. “Ci siamo posti l’obiettivo ambizioso di immaginare come, in un mercato difficile come quello del cioccolato e in una situazione di crisi come quella attuale, si possa chiedere anche a una multinazionale come la Nestlé di crede re ed investire nel nostro Paese”, ha spiegato nella relazione di apertura Luca Turcheria, coordinatore della Rsu Perugina. Per la senatrice Pd Nadia Ginetti:  “la Perugina è un pezzo di storia e di economia del nostro territorio e l’Umbria deve saper offrire opportunità di consolidamento delle attività produttive a vantaggio occupazionale e dell’indotto che negli anni li ha accompagnati, a partire dal rafforzamento dei fattori di competitività del territorio, quali il completamento delle opere di collegamento viario, dal superamento dell’isolamento ferroviario, da un più significativo sostegno al credito attraverso i fondi di garanzia per investimenti e innovazione con una intelligente programmazione dei Fondi europei 2014-2020”. Soddisfazione anche dei parlamentari democratici Giulietti e Cardinali.

La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha visitato, ieri, le Fucine di Terni: un’eccellenza umbra.

- Letture quotidiane del 12 Marzo 2015

L'articolo 12 Marzo sembra essere il primo su PD Umbria.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Partito Democratico Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.pdumbria.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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