Perugia (PG) - "Sulla vicenda del sequestro del borgo di Giove e' grave la responsabilita' delle Istituzioni, deputate attraverso apposite commissioni al controllo sui lavori della ricostruzione". Ne e' convinto Franco Rigetti, segretario Feneal - Uil dell'Umbria.
"Quanto accaduto - afferma Rigetti - conferma che le Istituzioni locali, quindi Regione, Province e Comuni, che avrebbero dovuto effettuare controlli precisi e dettagliati sui lavori post sisma attraverso le apposite commissioni costituite, non hanno svolto a dovere il loro compito".
Per il segretario "i controlli nei cantieri sono stati scarsi o addirittura inesistenti, visto quello che e' successo per il borgo di Giove, dove sono state sequestrati ben 55 immobili a causa di irregolarita' riscontrate nell'esecuzione dei lavori e nei materiali utilizzati".
"Ci chiediamo - ribadisce Rigetti - dove erano le apposite commissioni mentre questi lavori andavano avanti? E quanti casi analoghi a questo di Giove verranno fuori in futuro? La vicenda del borgo della Valtopina - conclude - e' anche la conseguenza diretta della scelta sbagliata di accettare, nella fase di ricostruzione, tutte le imprese che venivano da fuori regione, che si presentavano alle gare di appalto con offerte al massimo ribasso, garantendo quindi una basso costo ma anche una scarsa qualita' del lavoro". pg-dab/mau/rl
