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Venerdì 18 Ottobre 2024

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Il Becco del Grifone – n. 15

Perugia (PG) - Dettaglio del Postergale della cappella di San Bernardino in Cattedrale.

L’attuale sede della Scuola Diocesana di Musica Sacra “Frescobaldi”, in Borgo XX Giugno, fino al 1957 era conosciuta dai perugini come la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Colle, titolo che ora appartiene alla moderna struttura in via Leonardo da Vinci. Una prima indicazione di detta chiesa risale al 1309, anno in cui alcune fonti storiche riportano l’esistenza di un oratorio edificato da un gruppo di devoti cittadini e dedicato a Maria Santissima. Nella seconda metà del Trecento, il piccolo edificio mariano diviene chiesa parrocchiale. Situata fra la via del Deposito e quella degli Archi, la chiesa di Santa Maria di Colle, con la sua facciata parzialmente coperta dall’edificio della casa parrocchiale, si presenta ora in vesti settecentesche dopo la ristrutturazione a opera dell’architetto Alessio Lorenzini.

 

Ebbene, nell’altare laterale di destra, riferisce Serafino Siepi nel 1822 “…vi è una elegante macchinetta di fino intaglio di legno dorato entro a cui si custodisce un’antica immagine della Madonna col Bambino, in gesso (si tratta più precisamente di scagliola, materiale molto più resistente in quanto l’immagine è sicuramente di antica fattura), situata per molti anni sopra la porta della casa n. 12 nel vicolo detto Via Traversa tra le vie Gismonda e delle Colombe di proprietà del sacerdote don Cesare Cocchi. Questa Immagine dicesi che si manifestasse prodigiosa con istantaneo imbiancamento della sua superfice patinosa ed oscura, il dì 8 luglio 1796”.

Due giorni dopo il fatto prodigioso, il 10 luglio, l’immagine della Madonna fu trasportata nella vicina chiesa e da quel momento (ed ancora oggi) se ne celebra annualmemte il ricordo, nonostante ora essa sia custodita nella nuova chiesa parrocchiale in via Leonardo da Vinci.

 

La fama del miracolo si diffonde e in pochi anni diviene notevole, tanto che una cronaca interessante ne è data dallo stesso Siepi nelle Annotazioni della sua Descrizione di Perugia, conservate in manoscritto originale dalla Biblioteca Capitolare Dominicini e pubblicate ai giorni nostri da Mario Roncetti: “Mercè la devozione e le largizioni de’ fedeli massime della parrocchia e col frutto di un capitale formato colla vendita dei preziosi donativi e colle abbondanti limosine raccolte in occasione del prodigio di cui abbiamo parlato, si celebra ogni anno, la terza domenica di luglio, solennemente la memoria dello stesso prodigio. Si distinse però la solennità con maggior pompa eseguita il 18 luglio 1819. Tutta la chiesa era elegantissimamente ornata e così la volta, in guisa che non vi apparia muro in alcuna parte. Tutta la principal facciata si occupava da una macchina rappresentante una specie di tempio con cupola sostenuta da colonne in circolo dipinta a marmi di nero e verde antico… Nella strada poco sopra la chiesa fu innalzato un arco trionfale in pittura che servì la sera per un incendio di fuochi artifiziali”.

Quest’anno, tale ricorrenza è stata celebrata domenica 7 luglio in forma di festa patronale, riportando così alla mente, specialmente dei più giovani, questo singolare avvenimento che costituisce uno dei tanti tratti del volto di fede e di storia della nostra città.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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