Umbertide (PG) - Diamanti ritrova la sua Lucca proprio alla vigilia delle Final Four, Quella squadra che quando ti prende un vantaggio in doppia cifra è difficilissimo recuperarglielo, cosi’ è stato a Cagliari dove le locali non hanno saputo reagire al break toscano, rimandando ancora il salto di qualità e la sicurezza dei play off, che ora vedono in lizza anche Priolo loro prossimo avversario. Bene la solita Mahoney e una ritrovata Crippa nelle fila toscane, mentre a nulla è valso avere 4 giocatrici in doppia cifra(Carta Rodocaj, Arioli e Jhonson) per le sarde, se dalla panchina non viene quasi niente.
Ragusa batte Orvieto con meno preoccupazione della vigilia, che la vedeva senza Williams, ma forse come era successo per due quarti ad Umbertide, le siciliane giocano piu’ di squadra e riescono ad inserire come terminale, una Valerio, una Gatti e una riconfermata Galbiati, Che significa ? Forse la stella americana accentra troppo il gioco? È meglio o peggio averla? Faremo questa domanda a coach Serventi Giovedi’ nel suo programma radiofonico settimanale. Orvieto non morde come il suo solito e non vorremmo che l’uscita di Buccianti fosse un segnale, come a dire : salvezza raggiunta pensiamo al domani, anche perché i play off sono ad un passo.
Schio vince a Parma, la vittoria non è una novità per le scledensi ma questa volta hanno dato prova di solidità di squadra e di roster. Honti ancora in tribuna e Sottana di nuovo in doppia cifra, la terza di fila compresa l’Eurolega, a questo punto è più di un segnale. Solita grande prestazione di Vandersloot oramai padrona di questa squadra ed avevamo ragione noi quando, parlando con De Angelis, gli avevamo accennato che la sua squadra aveva piu’ bisogno di in play che di un centro.
Parma nulla ha potuto, solo Macaulay è stata all’altezza delle arancioni, ora per Battisodo e compagne ce da fare solo un filotto di vittorie fino alla fine del campionato, cosa non impossibile se Harmon torna ad essere quel fenomeno che è.
Venezia stronca da subito le velleità delle Lupe, che avevano voglia e desiderio di azzannare le cugine venete. Ma era troppo il digiuno di vittorie per una Reyer giovane ma ambiziosa e già dal primo quarto la partita ha preso una piega precisa e non si è piu’ schiodata dal decretare la sconfitta di S. Martino. Prova corale delle venete con una Mc Callum in grande evidenza. Giornata nerissima per S.Martino che oltre alla sconfitta si vede raggiunta da Priolo che si fa minacciosa, ora che ha il roster al completo, anche se Chieti e lontanissimo per un discorso retrocessione.
*Nella giornata di Lunedì la notizia che S.Martino ha perso la partita a tavolino per aver fatto giocare RAVELLI e AMABIGLIA (2 giovani) che pur essendo italiane di nascita non avendo finito i 4 anni di formazione risultano straniere. Ora colgo l’occasione per fare una domanda: ma chi è questo genio che ha elaborato questa regola, il mondo dovrà sapere da che mente è stata partorita questa perla di saggezza, fatecene partecipi(io personalmente vorrei mettere la sua foto in un angolo ben preciso di casa mia). Pensare che se questa legge valesse nel Tennis, dove appena un giovane sa buttare la palla di la dalla rete con un certa forza lo spediscono subito in America a fare la “formazione”, non avremmo nessun tennista italiano da sempre.
Il Big match era a Priolo, fra le locali ed un Chieti che doveva assolutamente vincere ma che è crollato miseramente senza mai mettere in discussione la vittoria delle siciliane. La truppa di Coppa, finalmente al completo( buono il debutto con 14 punti di Dowe), non si è lasciata scappare l’occasione per mettere in cassaforte la salvezza ed ora ha il tempo di pensare a qualcosa di piu’, anche perchè poco sopra di lei le squadre dormono sonni profondi.
Chieti avrà l’ultima chance domenica contro S. Martino, Gonzales e compagne ora hanno un solo obbiettivo : ridurre lo svantaggio dalla penultima sotto i 6 punti per evitare la retrocessione diretta.
L’Acqua&Sapone conquista la sua 8° vittoria di fila, mantiene il 3° posto solitaria e fa felice i tifosi e compagnia bella, sicuramente meno coach Serventi che ha visto un inizio in sordina e poi una grande Acqua&Sapone, non solo veloce ma anche solida, tutto questo fino a metà partita, quando le motivazioni erano alte, poi è crollata la tensione e le liguri si sono rifatte sotto ma solo all’ultimo minuto sono scesi sotto la doppia cifra, con canestri fin troppo facile dovuto ad amnesie difensive frequenti. Come prenderla? Certamente ci lavorerà su Serventi, da parte nostra invece la cosa non va accentuata , anzi, la squadra quando c’era da portare a casa la partita ha fatto vedere di che stoffa è fatta, e i cali di concentrazione vanno sottovalutati, in previsione di una final four di ben diverso spessore. Da segnalare i primi due quarti di Gorini e una Putnina ritrovata protagonista in attacco.
La Spezia ha messo in campo una bella grinta con Malone, ma soprattutto Reke, infatti mentre il centro USA ha messo la gran parte dei punti a partita finita. Reke è stata per tutta la gara un autentica spina sgusciante nel fianco dell’ Acqua&Sapone. Bene Striulli, da rivedere Buccianti e Filippi, male Contestabile e Favento ( che ha differenza di quanto affermano le loro cronache, non ha subito una gomitata ma è andata a far fallo,sanzionato, su Fontanette impattando con la guardia Umbertidese ed uscita nel 4 quarto, giocando 26 minuti che è la sua media stagionale).
Ma dalle 20,30 di domenica per L’Acqua&Sapone è già tempo di final four di quel palcoscenico nazionale meritatissimo a metà campionato e di più ancora nel periodo attuale. Forza ragazze anche se i tifosi non potranno seguirvi, saranno li con il cuore come sempre.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Acqua&Sapone Umbertide ed è stato inizialmente pubblicato su www.pfumbertide.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
