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Sabato 20 Aprile 2024

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Umbria: Uil, meno costi della politica uguale meno tasse

Perugia (PG) - "Meno costi della politica uguale meno tasse". L'iniziativa nazionale della Uil ha raggiunto anche l'Umbria e stamani a Perugiae' stato analizzato il quadro relativo alle spese della politica in Italia e in Umbria. In regione, al pari che nel resto d'Italia, e' stato detto, i costi della politica devono essere ridotti: bisogna snellire la macchina amministrativa.

"In Umbria - ha sottolineato il segretario regionale della Uil, Claudio Bendini - c'e' una ridondanza di Agenzie regionali, di Ambiti territoriali ottimali, di enti di gestione dei servizi di fornitura delle utenze domestiche, di Comunita' montane, di Ambiti territoriali integrati, oltre a tutte quelle aziende che sono state create dai Comuni. C'e', inoltre, il capitolo consulenze esterne. Al 31 luglio del 2010 le pubbliche amministrazioni hanno conferito 4.353 fra incarichi e consulenze per un importo di oltre 42 mln di euro. Consulenze che, e' bene puntualizzare, nella maggior parte dei casi avrebbero potuto essere svolte dal personale interno agli enti". Secondo Bendini, in regione "e' stata avviata una timida politica di razionalizzazione, che ha visto la sua parte migliore nell'accorpamento di tutte le societa' del trasporto pubblico locale, unificate nell'Azienda unica regionale. Operazione nella quale il sindacato ha dato un grande contributo. Sono in cantiere altre riforme, che riguardano le Agenzie regionali, delle quali siamo in attesa di capire la reale portata. Per la riforma delle Comunita' Montane puntiamo sulle Unioni dei comuni, le quali devono avere una personalita' giuridica forte e devono sapere, in una prospettiva di breve termine, come gestire le principali funzioni dei piccoli comuni in modo integrato, cosi' da aumentarne l'efficienza e ridurne i costi". Il sindacato ha inoltre evidenziato sul capitolo "semplificazione amministrativa' che la proposta di legge regionale e' condivisibile, ma riguarda solo la Regione.

"A nostro avviso - ha detto ancora Bendini - doveva comprendere anche Province e Comuni, cosi' da garantire ai cittadini e alle imprese tempi certi per ottenere il rilascio delle varie concessioni e autorizzazioni. Allo stare delle cose, quindi, non si puo' parlare di una vera innovazione, ma di una semplice miglioria. In conclusione, l'Umbria necessita ancora di una profonda azione riformatrice. Un'azione che portera' una corposa riduzione dei costi della politica e fara' avvicinare i cittadini alla politica e all'amministrazione del vero bene comune". pg/mpd/bra

[Fonte: Umbria OnLine]

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