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Mercoledì 24 Aprile 2024

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Umbria/Thyssen: Marini e Rossi, bene sentenza ma non chiudere Terni

Perugia (PG) - "Questa sentenza di condanna richiama alla forte responsabilita' delle imprese nell'assicurare le garanzie di sicurezza nei luoghi di lavoro, condizione imprescindibile rispetto al piu' generale diritto al lavoro. In questo senso ne cogliamo il tratto innovativo". E' quanto affermano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi in merito alla "sentenza di primo grado della Corte di Assise di Torino per il rogo avvenuto in una azienda del gruppo Thyssen Krupp in cui persero la vita sette operai, volta ad individuare le responsabilita' civili e penali riguardanti le cause del grave incidente e ad assicurare una giustizia equa alle vittime ed ai loro familiari".

"Al tempo stesso - sottolineano - la presenza della multinazionale Thyssen Krupp nella nostra regione, che ha negli anni acquisito e rilanciato l'industria siderurgica di Terni e dell'Umbria, non puo' non destare alcune preoccupazioni nelle istituzioni e delle forze economiche e sociali dell'Umbria, qualora le responsabilita' civili e penali individuabili fossero trasformate in una sentenza di condanna rivolta all'azienda in quanto tale".

"In particolare, dalle anticipazioni giornalistiche - proseguono Marini e Rossi -, se confermate dal testo definitivo della sentenza, ricaviamo una preoccupazione circa il divieto a garantire da parte delle istituzioni nazionali e locali le opportunita' incentivanti il mantenimento dell'attivita' imprenditoriale ed occupazionale nel nostro territorio. La storia di Thyssen Krupp Acciai Speciali di Terni e' caratterizzata, infatti, da una significativa presenza industriale fatta di investimenti tecnologici ed industriali, di rafforzamento delle condizioni di sicurezza per i lavoratori e di una forte integrazione con il tessuto economico e produttivo in Italia, in Umbria e a Terni".

"Thyssen Krupp - rilevano - rappresenta, infatti, l'asse portante della grande industria siderurgica e dei materiali speciali nella nostra regione, ed anche in Italia, generando occupazione diretta per 3000 lavoratori a Terni ed altri 4000 circa nel resto del Paese; a cio' si aggiunge un indotto fatto di una rete diffusa di piccole e medie imprese che a loro volta raddoppiano le unita' di lavoro".

"Il rispetto della sentenza, anche per il suo valore sociale, non puo' comportare - affermano - un venir meno dell'attenzione delle istituzioni nei confronti della multinazionale tedesca in Italia e nella nostra regione".

"La Regione Umbria, dunque, ancora una volta si confrontera' con il management aziendale e sara' al fianco dei lavoratori, soprattutto in questa fase onde evitare che le decisioni autonome e da rispettare della magistratura si traducano in affrettate e preoccupanti decisioni sul futuro di questo gruppo in Italia".

"Anche per questa ragione - concludono Marini e Rossi - ribadiremo nelle prossime ore al Governo nazionale la necessita', in una ottica di leale collaborazione istituzionale, di rinnovare lo strumento del Patto di Territorio utile a rafforzare gli impegni delle istituzioni nazionali e locali nella realizzazione di tutte le condizioni per la salvaguardia ed il rilancio industriale di Terni e dell'Umbria". pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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