Perugia (PG) - La proposta per una nuova legge regionale sull'agriturismo dell'Umbria, necessaria per cogliere al meglio tutte le opportunita' di diversificazione del settore, basata tra l'altro, sulla valorizzazione dell'impresa agricola multifunzionale e delle produzioni locali a Km Zero. Ed ancora, l'impegno per la lotta all'abusivismo ricettivo e applicazione della Tia/Tarsu.
Questi gli argomenti al centro dei lavori dell'Assemblea di Terranostra Umbria, l'associazione per l'agriturismo, l'ambiente e il territorio della Coldiretti svoltasi alla presenza del presidente e della segretaria nazionale di Terranostra, Tulio Marcelli e Silvia Bosco. "L'agriturismo in Umbria - ha ricordato il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti - conta, secondo dati Istat, 1.020 strutture, con 328 che fanno ristorazione e 892 attivita' varie e permette all'impresa agricola multifunzionale di acquisire un importante valore aggiunto, costituendo un elemento qualificante dell'agricoltura locale e configurandosi anche come un ottimo veicolo per la promozione delle produzioni agroalimentari umbre. Oggi il consumatore - ha aggiunto - mira a prodotti di qualita' legati al territorio, quindi occorre saper rispondere anche a queste esigenze, nell'ambito di un quadro normativo certo e moderno". Per il presidente di Terranostra Marcelli "l'associazione, a livello nazionale, punta a consolidare il rapporto con le numerose aziende agrituristiche, partendo da una nuova e coordinata immagine sull'intero territorio". pg/mpd