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Giovedì 25 Aprile 2024

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Umbria: su Polo chimica Terni necessari progetti per uscire da crisi

Terni (TR) - "Urge il massimo impegno da parte di tutti i soggetti interessati, a cominciare dal Governo nazionale, affinche' si concretizzino al piu' presto le strategie e i progetti in grado di garantire al Polo chimico ternano di uscire dalla crisi, aprendo nuove prospettive di sviluppo industriale per l'area e l'intera regione". E' quanto e' emerso al termine dell'incontro sulla vertenza del Polo chimico ternano che si e' svolto stamani a Terni, nella sede della Regione, convocato dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi. Vi hanno preso parte il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, gli assessori allo Sviluppo economico Sandro Piermatti (Comune di Terni) e Domenico Rosati (Provincia di Terni) e rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Riommi, introducendo i lavori, ha informato amministratori locali e rappresentanti sindacali sugli incontri avuti di recente con "Novamont" in merito ai progetti di acquisizione e rilancio industriale dello stabilimento ternano della Basell. Nell'esprimere preoccupazione per lo stato della vertenza - spiega una nota - e' stata ribadita la necessita' di costruire prospettive certe per le attivita' produttive del Polo e i livelli occupazionali, sia attraverso il mantenimento e il consolidamento delle produzioni presenti sia sviluppando le produzioni della chimica verde e innovativa. E' stato sottolineato che alcune idee progettuali che la "Novamont" potrebbe sviluppare all'interno del Polo rappresentano il punto dal quale ripartire e sulle quali fondare il nuovo sviluppo dell'area. Rimane aperto il problema dell'utilizzazione delle aree "Basell", che e' stato ribadito, devono essere rese disponibili per eventuali iniziative industriali.Regione, istituzioni locali e sindacati solleciteranno di nuovo con il massimo impegno "i diversi soggetti coinvolti, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per imporre una accelerazione ad una vertenza che altrimenti rischia di compromettere la presenza della chimica nel territorio ternano". pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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