Perugia (PG) - Piu' di settemila spettatori sono accorsi ad Umbria jazz per il concerto di Prince, artista unico nel suo genere, autodidatta e polistrumentista, vero animale da palcoscenico, come ha confermato anche ieri sera con ben tre ore di spettacolo all'Arena Santa Giuliana.
Prolifico e instancabile, in oltre 35 anni di carriera ha consegnato al pubblico 40 album con oltre 50 milioni di dischi venduti, caratterizzati sempre da un'incredibile versatilita' musicale e artistica che lo ha portato a spaziare dal funk al soul, dal rock al jazz fino ad arrivare alla musica sperimentale. Non ha deluso il suo pubblico, con un concerto spettacolo dove l'artista, accompagnato dalla sua band composta per la maggior parte da donne, ha proposto molti suoi successi, come la celebre "Purple Rain" e l'immancabile "Kiss", assieme ad alcuni tributi come la rivisitazione di "Foxy Lady" di Jimy Hendrix.
Stasera si va verso il finale di questa edizione 2011 di Umbria Jazz con un altro grande artista: B.B. King il piu' celebrato, onorato ed imitato musicista blues vivente, ed il suo nome e' ormai parte fondamentale della storia di questa musica.
Altro appuntamento importante per la manifestazione umbra e' alle 18 alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori; qui verra' conferita a Renzo Arbore, Presidente della Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz, la cittadinanza onoraria dal Comune di Perugia, per voler celebrare non solo gli artisti che animano l'evento ma chi soprattutto sta dietro le quinte e lavora per rendere sempre speciale la nostra Umbria Jazz. E proprio Renzo Arbore, con una intervista sul "Corriere dell'Umbria", tra l'altro interviene sulla candidatura di Perugia-Assisi 2019 come Capitale europea della Cultura. Hanno delle chanche?, gli e' stato chiesto, e lui: "Ne hanno molte. Perugia e' un concentrato di cultura. Assisi ha un protettore importante. Perugia e' piccola ma ha tutto, produce attivita' culturali di altissimo spesso, Assisi e' la capitale della Cristianita"'. pg/uda
