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Venerdì 29 Marzo 2024

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Umbria: delegazione Assemblea Confcommercio, crescita troppo lenta

Perugia (PG) - "Da troppo tempo, l'Italia cresce troppo poco. Non e' tempo di liturgie, ora bisogna fare piu' di quanto si sia fatto finora". E' l'appello lanciato stamani nell'Assemblea Generale Confcommercio a Roma alla quale ha preso parte una folta delegazione di imprenditori umbri del terziario. Alla presenza, tra gli altri, di numerosi esponenti del governo, e' stata rappresentata la voce di una regione, l'Umbria, che deve fare i conti, come hanno dimostrato i dati dell'Ufficio Studi Confcommercio, con punti di forza significativi, ma anche con punti di debolezza ancora piu' rilevanti, con difficolta' ad agganciare la ripresa e a ridare fiato ai consumi. Problemi che l'accomunano alle altre regioni italiane. "L'impatto con la 'grande crisi' - e' stato detto - e' stato pesante, anche se ammortizzato dal risparmio delle famiglie e dal sistema di sicurezza sociale opportunamente rafforzato, dalla collaborazione tra lavoro ed imprese e da una accorta politica del pubblico bilancio". E anche dopo la crisi, "sembra confermarsi, per l'Italia, un percorso di crescita lenta, modesta, fragile", che "non basta per tenere il passo dell'Europa, per riassorbire disoccupazione e costruire nuova occupazione, per recuperare il divario del Mezzogiorno". In questo contesto, per Confcommercio, "abbiamo la necessita' di piu' ambizione per la crescita del Paese; occorre, anzitutto, che ognuno faccia la propria parte, perche' la crescita lenta non ha nulla di casuale". Nella sua relazione, il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli ha sottolineato che i consumi delle famiglie rallenteranno nell'anno in corso, facendo registrare un incremento complessivo di appena lo 0,7% e, nel 2012, dell'1,2%. E' per questo che "se si ipotizza una sorta di scambio tra la riduzione delle aliquote Irpef e l'innalzamento delle aliquote Iva, siamo assolutamente contrari". "Non e' intenzione del governo costruire la riforma fiscale sull'aumento dell'Iva". Parole chiare quelle del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani che, proprio davanti all'Assemblea di Confcommercio, ha voluto rispondere a Sangalli. "Sarebbe uno strumento che frena la crescita mentre serve un forte stimolo alla domanda interna", ha aggiunto Romani precisando che su questo e' d'accordo anche il premier. Il ministro ha poi sottolineato "l'imperativo dei prossimi mesi e dei prossimi anni sara' coniugare crescita e rigore. Il sistema paese ha retto - ha affermato - subendo un ridimensionamento. Ora occorre indirizzare gli sforzi verso un impegno comune". Confcommercio ha ribadito che bisogna puntare al contenimento della spesa pubblica "superando il criterio della spesa storica, a partire dalla sanita', va ridefinito il perimetro di azione di tutte le pubbliche amministrazioni. Ne vanno ridefinite missioni, costi e standard di efficienza e di produttivita', nella prospettiva della costruzione di un federalismo che rafforzi, ad ogni livello istituzionale ed amministrativo, il principio di responsabilita"'. pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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