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Venerdì 19 Aprile 2024

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Umbria: Confagricoltura, nessun boom in stagione agrituristica

Perugia (PG) - "Nessun boom, la stagione agrituristica umbra, non e' partita con il piede giusto, sebbene registri un - 6% rispetto al -14% della media del settore". A dirlo e' Agriturist Umbria, l'associazione agrituristica di Confagricoltura Umbria. Le recenti vacanze di Pasqua - evidenzia Agriturist in una nota - hanno confermato l'andamento negativo del 2010, sconfessando, anche per quanto riguarda l'agriturismo, sondaggi improvvisati che annunciavano rilevanti incrementi di ospiti. In realta', come stimato da Agriturist Umbria, anche le aziende agricole hanno sofferto una flessione di presenze nell'ordine del 5-6%. Un trend che purtroppo si trascinera' anche per la prossima stagione estiva. In Umbria, annuncia Agriturist, si profila un - 2% rispetto ai dati del 2010. A pesare di piu' sono i costi di gestione, lievitati anche del 5%, il crollo del mercato nazionale, ormai quasi scomparso ed il forte ridimensionamento della domanda estera, in calo anche del 7%. A cio' si aggiunge una riduzione del 10% della durata media dei soggiorni, scesa a 2,5-3 giorni. Tuttavia se si accentua, da un lato, la tendenza alla diminuzione della permanenza media, dall'altro si evidenzia il rapporto spesso inverso tra dinamica della permanenza e della spesa media. Ovvero ci si ferma di meno ma si e' disposti a spendere meglio e di piu'. Le prenotazioni arrivano sempre piu' spesso all'ultimo momento, a ridosso della vacanza, e si avvantaggiano di riduzioni di prezzo che anche l'agriturismo pratica ormai frequentemente per non lasciare alloggi inutilizzati. Anche per effetto di questa crescente flessibilita' dei prezzi, le tariffe medie di soggiorno sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, mentre sono cresciuti i costi di gestione. Se la vera ripresa tarda a concretizzarsi, afferma Agriturist Umbria, sono comunque sempre piu' numerosi i turisti che vogliono vivere emozioni immediate, esperienze inconsuete, scoprire nuove mete, di cui l'offerta turistica istituzionale parla poco. L'agriturismo risponde invece a queste nuove motivazioni del viaggio, lungo o breve che sia, e per questo necessita di maggiori attenzioni, poiche', rimarca Agriturist, non si puo' contare piu' solamente sulla buona capacita' di recupero ed adattamento del settore come avveniva negli anni passati. pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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