Perugia (PG) - Sono state 125 le strutture controllate (agriturismi che, dal 2006 al 2008, grazie al piano per lo sviluppo rurale della Regione Umbria, hanno ricevuto stanziamenti a fondo perduto fino a 90 mila euro e a partire da 50 mila) dalla Forestale umbra nel corso di una vasta operazione che ha portato a 8 comunicazioni di reato per truffa aggravata, abuso e false attestazioni comunicate alle diverse procure, 42 sanzioni amministrative elevate nella provincia di Perugia, su 108 controlli e 8 su 17 in quella di Terni. In questo caso per mancata esposizione di tariffe, servizi, autorizzazioni, nulla osta sanitario ed altri illeciti amministrativi.
Il tutto per un totale di 34mila euro di sanzioni amministrative. Tra i soggetti denunciati c'e' stato anche chi, preposto in una Comunita' montana ai controlli sugli agriturismi controllava il figlio titolare di una struttura di Citta' della Pieve utilizzata in parte come abitazione ed in parte data in affitto a persone che non avevano nemmeno cambiato residenza. Tra le segnalazioni all'Autorita' giudiziaria, invece, quella ad una struttura di Narni che, non ancora terminata, aveva ricevuto l'attestazione di agibilita', nonche' due a Citta' di Castello dove i proprietari, ricevuti i soldi a fondo perduto, non avevano mai portato a termine i lavori. L'Umbria, e' stato detto dalla Forestale, e' la regione con il piu' alto tasso di presenza di strutture ricettive rurali in Italia, 18,2 strutture ogni 10 mila abitanti, a fronte di una media italiana di 4. pg/mpd/lv