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Giovedì 25 Aprile 2024

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Ticket: Tomassoni (Umbria), imposti da legge nazionale

Perugia (PG) - "L'introduzione dei ticket sanitari in Umbria non deriva da una strategia o da una scelta della Regione, ma ci viene imposta dalla legge nazionale del 2007 che prevede la compartecipazione dei cittadini al costo delle prestazioni sanitarie e dal Governo che, con la manovra finanziaria di luglio, ha azzerato i trasferimenti al Fondo sanitario nazionale con cui veniva coperto il potenziale gettito e ripristinato il provvedimento". Lo ha ribadito l'assessore regionale alla Salute, Franco Tomassoni, illustrando insieme al direttore regionale alla Salute e coesione sociale Emilio Duca le modalita' di applicazione della delibera con cui, il 5 agosto scorso, la Giunta ha rimodulato la partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie "secondo una distribuzione in base al reddito, il piu' equa possibile".

"Abbiamo cercato di rendere meno iniquo questo balzello - ha detto Tomassoni - scegliendo di non applicare indiscriminatamente il ticket fisso di 10 euro, come prescritto dalla legge, per ogni prestazione di specialistica ambulatoriale, in modo da salvaguardare le fasce piu' deboli". All'Umbria, considerando che ogni anno sono 1,53 milioni su un totale di 3,8 milioni le ricette per la specialistica ambulatoriale di cittadini non esenti, e' richiesto un gettito finanziario presunto annuo di 10,5 milioni di euro.

"Sono in corso gli incontri con i Ministeri delle Finanze e della Salute per la validazione del piano di rimodulazione che abbiamo predisposto - ha riferito l'assessore - ed auspichiamo che la prossima settimana si possa giungere all'accordo definitivo. Allo stesso tempo, prosegue la lotta che abbiamo intrapreso fin da subito, insieme alle Regioni Veneto, Toscana, Emilia Romagna e alle Regioni a Statuto speciale, per l'eliminazione del ticket cosi' come imposto dal Governo. L'Umbria - ha aggiunto - sta valutando anche la possibilita' di ricorrere alla Corte costituzionale, mentre continua a sostenere la proposta di sostituire il ticket sanitario con un'accisa sul costo delle sigarette". Intanto, dal 29 agosto, in Umbria e' entrato in vigore il primo dei provvedimenti del piano, con l'adeguamento del nomenclatore tariffario.

"La nuova tariffa - ha precisato Tomassoni - non e' stata applicata prima di tale data tanto che la Regione ha deciso di non far versare, come avrebbe potuto, la somma integrativa ai cittadini che hanno gia' pagato al momento della prenotazione per la prestazione effettuata dal 29 agosto in poi". pg/dab/alf

[Fonte: Umbria OnLine]

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