Perugia (PG) - "Ribadiremo la nostra contrarieta' al decreto legge del governo che ha tagliato gli incentivi per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e chiederemo che sia modificato". E' quanto afferma la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, unitamente all'assessore regionale per l'energia, Gianluca Rossi che partecipera' nel pomeriggio alla Commissione tecnica della Conferenza delle Regioni italiane, che deve proporre la posizione delle Regioni che sara' formalmente assunta nella riunione di domani della Conferenza. "L'Umbria, assieme alla Regione Emilia Romagna, - aggiungono gli aamministratori - e' stata tra le prime Regioni a manifestare la netta contrarieta' al decreto del Governo che, sebbene indirizzato ad evitare alcune speculazioni, se non modificato cosi' come abbiamo indicato, rischia di "affondare' completamente il comparto rendendo, di fatto, molto difficile anche il perseguimento degli obiettivi europei entro il 2020. Tutto cio' rischia di paralizzare un settore che in Italia e in Umbria soprattutto, conta una significativa presenza di imprese e occupati". Per Marini e Rossi "il decreto, nel testo approvato dal Governo, ha creato sconcerto e contrarieta' non solo tra le Regioni, ma anche tra gli operatori delle energie rinnovabili che temono, oltre ad una drastica riduzione di posti di lavoro, anche una difficolta' di accesso al credito. Inoltre dietro questa proposta, che disattende quanto gia' evidenziato ed indicato dalle Regioni nel corso di precedenti incontri con i Ministri Fitto, Romani e Prestigiacomo, si intravede il rischio di rendere sempre piu' problematici gli interventi in questo settore". "La giunta regionale - concludono - proprio oggi ha pre-adottato la Disciplina per l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L'atto definisce anche i criteri per un corretto inserimento paesaggistico e ambientale degli impianti che utilizzano le fonti energetiche rinnovabili, solare e fotovoltaica, eolica, da biomasse e idroelettrica. Con questi atti si vuole conciliare la tutela dell'ambiente e del paesaggio e lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili, definendo sostanzialmente i criteri di localizzazione degli impianti stessi, privilegiando l'ubicazione nelle aree produttive e nelle aree maggiormente compromesse dal punto di vista territoriale e paesaggistico, mirando a salvaguardare i versanti collinari e montani e il territorio agricolo di pregio". pg
Rinnovabili: c. Marini (Umbria), contrarieta' a decreto Governo
27 Apr 2011, 14:18 Agenzia ASCA
[Fonte: Umbria OnLine]
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