Perugia (PG) - "Quest'anno il pranzo di Natale e' "diffuso' sul territorio per sensibilizzare la comunita' diocesana affinche' a Natale le persone restino da sole il meno possibile. Abbiamo bisogno di stare insieme, di vivere con gioia il Natale per condividere la festa piu' bella". Cosi' l'arcivescovo della diocesi di Perugia-Citta' della Pieve, monsignor Gualtiero Bassetti, ha spiegato lo spirito dell'iniziativa, il pranzo natalizio di solidarieta' dedicato agli assistiti dalla Caritas e da altre realta' socio-caritative ecclesiali "diffuso' nel territorio della diocesi e curato da famiglie e parrocchie che ha sostituito il tradizionale pranzo in cattedrale protrattosi per 10 anni.
Sono stati oltre 60 i commensali giunti in arcivescovado al termine della celebrazione eucaristica di Natale, ospiti dello stesso presule. Tra loro vari bambini, che hanno scelto di sedersi al centro della tavolata imbandita nella "Sala San Francesco", alcuni dei quali membri di una famiglia perugina affidataria, che ha aperto la sua casa a quest'opera di carita' verso i piu' piccoli. Il Vescovo ha anche espresso soddisfazione nell'apprendere che numerose sono state le famiglie ad aver accolto in casa singoli o nuclei familiari in difficolta' e in diverse realta' dell'Archidiocesi si sono organizzati i pranzi come in arcivescovado. A Terni, per l'11esimo anno consecutivo, in Cattedrale si sono ritrovate circa 300 persone di varie nazionalita'. Tra loro i 30 profughi dalla Libia ospitati nelle strutture della Caritas, gruppi della comunita' ucraina, moldava, albanese, romena, etiope, peruviana presenti in citta' o provenienti dalle zone limitrofe, nonche' anziani, persone sole, poveri e intere famiglie con bambini. Ad accoglierli il vescovo monsignor Vincenzo Paglia che ha ricordato come il pranzo in Cattedrale rappresenti un incontro di "festa, amicizia e condivisione per non far sentire nessuno solo ed escluso proprio nel giorno in cui Gesu' nasce per donare il suo amore a tutti". "Tra noi ci sono tanti bambini, anziani e famiglie straniere - ha aggiunto mons. Paglia - E' importante perche' siamo una grande famiglia che mostra il volto bello dell'amore e della solidarieta' tra tutti, senza distinzione alcuna". pg/gc
