Perugia (PG) - Rudy Guede non ha mai raccontato in carcere a Viterbo, che Raffaele Sollecito e Amanda Knox non c'entrano con l'omicidio di Meredith Kercher. E' stato egli stesso, oggi in Aula a Perugia nel corso del processo, a smentire di aver fatto confidenze in questo senso a Mario Alessi, detenuto in quel carcere dopo la condanna per l'omicidio del piccolo Tommaso Onofri, e che era stato ascoltato come teste al processo per la morte di Meredith.
Guede, gia' condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio della studentessa inglese, ha spiegato di non aver "mai fatto confidenze all'Alessi" e di non aver fatto nomi di altre persone. "Ho detto la verita'- ha aggiunto -, la verita' che ho vissuto quella notte e che ho descritto, punto e basta".
I difensori di Amanda e Raffaele hanno insistito: "era li' quella notte". E la risposta di Guede' e' stata: "l'ho sempre detto che ero li' quella notte".
Al termine della testimonianza dell'ivoriano, per dichiarazioni spontanee sono intervenuti Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La giovane americana si e' detta "angosciata": "lui sa che noi non c'eravamo - ha detto -; lui sa che non c'entriamo. Non so quello che e' successo quella sera". Raffaele Sollecito, sottolineando di non conoscere Guede e che lo stesso non lo aveva mai visto ed incontrato, ha puntualizzato: "io ed Amanda siamo in questa situazione da quasi 4 anni, a combattere con le ombre per delle supposizioni che hanno distrutto la mia vita e anche la sua, perche' siamo nella stessa posizione in questa tragedia". pg/mpd