Perugia (PG) - E' arrivata in Tribunale a Perugia scortata dagli agenti carcerari e senza manette Amanda Knox, la studentessa americana accusata dell'omicidio di Meredith Kercher (in concorso con Raffaele Sollecito e Rudy Guede) che ha ottenuto di assistere all'udienza avanti al giudice civile, per il ricorso volto ad ottenere il divieto di diffusione, riproduzione e rappresentazione del film "Amanda Knox, murder on trial in Italy", uscito negli Usa il 21 febbraio scorso.
Il procedimento, svoltosi a porte chiuse, come era prevedibile si e' protratto per poco tempo, il giudice Teresa Giardino, constatata la mancata costituzione in giudizio della 'Lifetime entertainement' la casa di produzione del film ha rinviato al 4 luglio prossimo. Amanda ha chiesto di rendere alcune dichiarazioni che, da quanto riferito dai legali, hanno fatto riferimento al suo sentirsi "sconvolta per questa invasione della mia vita e per la speculazione fatta sulla mia pelle" ed ancora, dopo avere spiegato di aver potuto vedere il trailer del film "lo considero l'apice delle ripetute violazioni da parte dei media della mia persona, personalita' e storia; tutte cose che non corrispondono alla verita"'. Intanto sabato 26 marzo si terra' una nuova udienza avanti alla Corte d'Assise d'Appello del capoluogo del processo per l'omicidio di Mez, ad essere escusso il clochard Antonio Curatolo che in primo grado aveva dichiarato di aver visto i due ex fidanzati nella piazza antistante l'Universita' per Stranieri la sera del delitto. La prossima settimana invece torneranno ad incontrarsi i periti incaricati di eseguire rilievi sul gancetto del reggiseno della vittima e sul coltello ritenuto l'arma del delitto. Dalle anticipazioni trapelate, sembra che il gancetto sia ormai deteriorato a tal punto da non potere essere nuovamente analizzato ma e' ipotizzabile che i consulenti dell'accusa e di parte civile chiedano di procedere all'analisi delle tracce di dna isolate a suo tempo sul coltello. pg/mau/ss
