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Manovra bis: Boccali (Anci Umbria), manifestazione il 23 settembre

13 Ago 2011, 16:17 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - "La situazione del Paese e' grave ma le soluzioni che il governo ha finalmente individuato, dopo aver perso tempo per sottovalutazione della crisi (fino a pochi mesi fa addirittura negata) e per incertezza e divisioni, minacciano di ammazzare il malato, invece che cercare di guarirlo. Si massacrano ancora i bilanci degli enti locali e si negano servizi fondamentali soprattutto per le fasce piu' deboli della popolazione, che peraltro sono colpite anche direttamente da una serie di misure socialmente insostenibili." Lo ha detto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, presidente Anci Umbria che ha annunciato una manifestazione per il 23 settembre. "Gli italiani si rimboccherebbero le maniche e troverebbero, nella condivisa volonta' di uscire da questa congiuntura, la forza e l'unita' per dare il meglio, ma devono essere convinti che i sacrifici davvero toccano tutti e in misura pari alle forze di ciascuno, economicamente parlando. Invece, in un anno, ben tre manovre e tutte caratterizzate dai tagli ai bilanci di regioni e citta', mentre sono marginali gli interventi per ridurre la spesa a livello centrale. Meno sociale, quindi, quasi nessun investimento, sforbiciate al trasporto pubblico, scuola e formazione, per non parlare di vita culturale e tutela del patrimonio artistico. Qualita' della vita in picchiata. E senza nessuna interlocuzione e confronto, ma soltanto con provvedimenti presi a Roma da un governo sempre piu' lontano dai bisogni reali delle persone. Chi ha il coraggio di parlare ancora di federalismo - si e' chiesto Boccali -. Per tutto questo, e per ribadire con forza che la manovra e' ingiusta e sbagliata, e che le istituzioni locali possono e devono essere il perno della ripresa, ci sara' a Perugia, il 23 settembre, una manifestazione nazionale dell'Anci per tutto il centro Italia. Un'altra per il Nord, si terra' il 14 a Venezia. Stiamo vivendo un momento durissimo, ma la macelleria sociale - ha concluso - non e' la risposta. Non si dica che ce lo chiede l'Europa. L'Europa ci chiede di rimettere ordine nei nostri conti. Come, con quali scelte, tocca alla politica, qui, e questa scelta politica e' devastante". pg/cam/ss

[Fonte: Umbria OnLine]