Sabato 8 febbraio nella Chiesa di San Raffaele Arcangelo a Madonna Alta nel corso la celebrazione della Santa Messa delle ore 18 sarà offerta grazie alla collaborazione degli Ufficio per la cooperazione tra le Chiese, l’Ufficio Ecumenismo e l’Ufficio Migrantes secondo le intenzioni particolari di preghiera proposte nell’ambito dell’XI Giornata Mondiale di Preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebra ogni anno l’8 febbraio in occasione della festa di Santa Giuseppina Bakhita, donna e suora sudanese vittima di tratta e divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro questo fenomeno.
Un fenomeno purtroppo ancora tristemente attuale infatti secondo le Nazioni Unite si stima che oggi ne siano interessate oltre 50 milioni di persone. Una vittima su tre è un bambino, e il 79% sono giovani donne vittime dello sfruttamento sessuale. Guerre, conflitti, violenze, povertà, catastrofi ambientali costringono le persone ad abbandonare le proprie case, rendendoli particolarmente vulnerabili alla tratta e allo sfruttamento da parte di trafficanti che alimentano un vero e proprio mercato di persone umane da destinare ad attività illecite come la prostituzione (fenomeno che purtroppo abbiamo ben presente anche nel nostro territorio) o la riduzione in vera e propria schiavitù delle persone costrette a lavorare senza diritti in condizioni disumane. A questo si aggiunge un’altra forma di tratta che è lo sfruttamento online.
Attraverso questa giornata di preghiera si vuole proporre un momento riflessione e presa di coscienza di un’ingiustizia che grida a livello globale di essere fermata. E tanto più forte siamo chiamati a sentire quest’esigenza nell’anno giubilare come “Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”. E’ questo infatti il tema scelto per la Giornata in quest’anno giubilare. Ambasciatori chiamati – come annuncia il profeta Isaia, ripreso da Gesù stesso – a “portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; rimettere in libertà gli oppressi”.
Una speranza, quella che la chiesa vuole annunciare al mondo, che trova il suo compimento nel farsi azione concreta, affrontando nella quotidianità questioni globali come la tratta di persone. Una testimonianza di questo impegno saranno i giovani della rete globale contro la tratta provenienti da tutti i continenti che arriveranno a Roma per questa Giornata Internazionale. Il gruppo si unirà ai rappresentanti delle organizzazioni promotrici della Giornata per una settimana di formazione e incontri, con un momento centrale di preghiera e riflessione insieme a Papa Francesco. Per essere nodi di una rete globale che nella comunione della preghiera può riuscire davvero essere quella goccia che silenziosamente può riuscire a scavare anche la roccia più dura. Quella dell’egoismo e della negazione della dignità dell’altro, del diverso, del debole e dello straniero.
Massimo Pio Gallì
Direttore Ufficio diocesano per la Cooperazione missionaria tra le chiese
Vito Simone Foresi
Direttore Ufficio diocesano Migrantes
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.