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Venerdì 29 Marzo 2024

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La nuova mostra di Minigallery

Assisi (PG) - Giovedì 2 aprile, alle ore 18.30 presso la Minigallery, s’inaugura la mostra “Franco Nuti. Il colore e il movimento” a cura di Paolo Dalpasso, che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 3 maggio.
“Conoscendo Franco Nuti da molti anni” racconta Dalpasso “sono sorpreso, quasi incredulo rispetto alla sua freschezza  e ingenuità  e toccato   soprattutto  dalla profondità della sua sensibilità. La sua cultura si  fonda su letture importanti  per la conoscenza dello sviluppo dell’animo umano e delle sue  contraddizioni, che ne sono l’elemento costitutivo e dialettico; l’esperienza del laboratorio artistico con disagiati mentali di un Centro di  salute mentale, certamente ha contribuito ad affinare, al pittore in questione, un’idea del mondo dove esistono pesi e misure completamente diversi tra chi non ha nulla e chi possiede, non solo ingenti fortune, ma anche l’arroganza di devastare per un proprio tornaconto l’universalità delle cose: il nostro pianeta.
Questi sedici lavori su legno che ho osservato attentamente, si configurano con dimensioni di circa venti per ventisette cm,  il colore usato è l’ acrilico; il tema di fondo in questo mosaico contiene dei capitoli o parti del discorso, che trasfigurano e nel contempo interpretano  attraverso  l’elaborato pittorico  la realtà. I capitoli sono determinati attraverso questi argomenti: Prigione, Il gioco della trottola e l’imprevedibile, La casa e il rapace, Solitudine, Il caos e l’incomprensione, La macchina e le scorie, Scorcio, Vento e fuoco, La speranza irreale,Canicola e morte, Vortice, Movimento e futuro, Caleidoscopio di sguardi, Alt(mondi in collisione), La conchiglia e il deserto; inoltre una composizione, Visione (La città senza speranza).
Nella pittura, nell’arte in genere, il veicolo del costrutto deve  essere interpretabile, Nuti  è  un pittore che sa determinare, stante la sua intensa sensibilità, attraverso il colore un linguaggio che non ha il sapore dell’esistenzialismo, nè del nichilismo fine a se stesso; la realtà frantumata è  rappresentata da un colore, che non è tecnicismo, ma che  pur nella sua tenuità sa delineare stridori, dissonanze, di una coscienza compiuta, coeva, pregna di un desiderio di una  umanità  consapevole della propria condizione. Il  mosaico non è ripetitivo nelle sue tessere; pur parlando di questioni  importanti, l’immagine  delle stesse è sempre capace di  sorprendere, di rimanere delicata e soprattutto  di essere  portatrice di un travaglio personale che sa cogliere pienamente il segno dei tempi. In tutti i lavori si avverte una religiosità che anela giustizia per una umanità sconfitta”.
Info: 333 2946260/ www.minigallery.it

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Comune di Assisi ed è stato inizialmente pubblicato su www.ecodelsubasio.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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