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Mercoledì 24 Aprile 2024

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Indagine congiunturale e cruscotto statistico, I° trimestre 2018

Perugia (PG) -

 

Rallenta la congiuntura nei primi tre mesi del 2018 ma rimane positivo il confronto tendenziale con il 2017, bene ordinativi totali, ordinativi interni e occupazione. Nuova battuta d’arresto per le micro imprese, artigianato e nel commercio.

 

L’indagine congiunturale di Unioncamere Umbria sul primo trimestre del 2018 rappresenta uno scenario economico caratterizzato da segnali positivi a livello tendenziale ma che risultano ridimensionati nel confronto congiunturale. 

I risultati del MANIFATTURIERO, benchè numericamente più positivi che negativi, scontano il confronto con il trimestre precedente e il suo ottimo andamento.

Dall’indagine risultano in crescita ordinativi in totale, ordinativi interni e occupazione, sia nel confronto congiunturale che tendenziale, mentre gli ordinativi esteri sono leggermente inferiori a quelli del I trimestre 2017 ma in crescita rispetto alla fine del 2017.

Produzione, fatturato e fatturato interno segnano variazioni positive rispetto al I trimestre dello scorso anno mentre hanno valori negativi rispetto al trimestre precedente.

 

                                    

 

A livello settoriale sono le industrie elettriche quelle che hanno l’andamento migliore registrando solo variazioni positive, seguono quelle dei metalli e industrie del legno: le variazioni negative più numerose invece attengono alle industrie tessili e alle industrie chimiche.

Le imprese artigiane segnano variazioni positive nel tendenziale ma negative nel congiunturale, risultato comprensibile visti i dati “molto” positivi del trimestre scorso.

A livello dimensionale le performance migliori sono quelle delle grandi imprese (oltre i 50 addetti) seguono le medie, che segnano il valore negativo più consistente (-10,2%) nel fatturato estero rispetto al trimestre precedente, e fanalino di coda per le piccole evidenziando tutte le loro difficoltà.

Per quanto attiene al COMMERCIO, il “momento” di incertezza iniziato nel 2016 e continuato per tutto il 2017, fino a sbiaditi segni di miglioramento avuti a fine 2017, torna ad evidenziarsi in questi primi tre mesi del 2018. Calano le vendite e calano gli ordinativi; l’occupazione negativa nel confronto tendenziale è comunque positiva in quello congiunturale; crescono i prezzi di vendita.

Non mancano segnali positivi che evidenziano il miglior andamento degli ipermercati così come le imprese che superano i 50 addetti mostrano più variazioni positive superiori alle altre due fasce dimensionali.

“Con l’inizio del 2018” - commenta il presidente di Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni – “al di là di alcuni segnali positivi per il manifatturiero e per le medie-grandi imprese, permangono criticità importanti per le micro imprese, per le artigiane e per il commercio che nella nostra regione sconta da troppo tempo una crisi da cui si fatica ad uscire. Gli imprenditori rimangono cauti sulle loro giudizi sulle previsioni future e come abbiamo riscontrato nella precedente indagine non programmano investimenti, tantomeno quelli legati al piano governativo impresa 4.0, occorre quindi dare nuovo impulso e sostegno al tessuto economico regionale e il sistema camerale sarà in prima linea nel rilancio competitivo delle piccole e delle micro imprese”.

 
 

Cruscottodegli indicatori statistici al I trimestre 2018

 

Nel primo trimestre del 2018 le imprese registrate in Umbria ammontano a 94.000, di cui 79.754 (l’84,8%) attive, una percentuale leggermente maggiore di quella relativa al dato nazionale e superiore di 4 punti all’80,6% del totale regioni centrali; rispetto a fine 2017 l’Umbria segna una variazione negativa dello 0,6%  e anche tendenzialmente, date a marzo 2017 94.220 imprese registrate, un calo dello 0,2%.

Per quanto attiene alle iscrizioni nei primi 3 mesi sono 1.490, il 10,2% in meno rispetto al primo trimestre 2017 (in Italia il calo è del 2,3%); diminuiscono anche le cancellazioni totali che ammontano a 2.022 (-33,3% rispetto allo scorso anno, mentre a livello nazionale calano ma solo del 3,5%).

In aumento gli addetti totali delle imprese umbre che arrivano a 230.625 con una crescita dell’1,3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

A livello congiunturale poche sono le regioni che segnano un aumento delle imprese registrate (solo Lazio e Sicilia e solo dello 0,1%) e anche a livello nazionale la perdita è dello 0,2%.

A livello tendenziale invece sono molte le regioni che vedono una crescita delle imprese registrate e anche a livello nazionale e di regioni centrali si segnalano rispettivamente un +0,3% e un +0,5%.

Per quanto attiene ai settori, il 23,4% delle registrate umbre attiene al settore del commercio segue con il 17,9% l’agricoltura e con il 13,2% le costruzioni; anche a livello nazionale sono i menzionati i tre settori più importanti anche se la percentuale dell’agricoltura per il totale regioni è minore a favore principalmente del commercio (nell’ordine 12,3% e 25,2%).

Sempre a livello settoriale, rispetto allo stesso trimestre del 2017 le perdite più consistenti sono nel commercio (261 imprese in meno), nelle costruzioni (148 imprese in meno) e nel manifatturiero (112 imprese in meno) con una variazione del -1,2% le prime e dell’1,5% le seconde.

Anche il trasporto presenta il segno meno.

Tra i settori in positivo alloggio e ristorazione, noleggio, attività finanziarie ed immobiliari, altre attività di servizio.  

Aumentano le aperture di unità locali (+14,2) e diminuiscono le cancellazioni delle imprese del 33,3% ( a livello nazionale le variazioni sono rispettivamente del -7,6% e del -3,5%).

Da evidenziare però che le imprese entrate in scioglimento e liquidazione salgono a 431,  il 4,1% in più rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, in linea con il +4,5% del dato dell’Italia.

I  fallimenti e le altre procedure concorsuali invece scendono a 59, esattamente -4,8% rispetto al I trimestre 2017: si conferma il calo dei fallimenti anche a livello nazionale pur se “solo” di un -5,3%.

 
 Tutti i dettagli e gli approfondimenti nell'Osservatorio economico dell'Umbria   

 

vai al sito www.umbria.camcom.it

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Camera di Commercio Perugia ed è stato inizialmente pubblicato su www.pg.camcom.gov.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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