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Giovedì 25 Aprile 2024

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Energia: studio issifra-cnr, c'e' ricentralizzazione funzioni Regionali

Perugia (PG) - In materia energetica si assiste "ad una ricentralizzazione delle funzioni ed alla costruzione di un nuovo assetto dei poteri che prende il posto di quello indicato in Costituzione". Lo segnala lo studio elaborato dall'Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie "Massimo Severo Giannini" (Issirfa-Cnr) su commissione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che e' stato presentato questa mattina a Perugia.

A dieci anni dalla riforma del Titolo V il sistema costituzionale di riparto delle competenze "denota ancora forti incertezze"; da tale punto di vista, la disciplina giuridica dell'energia "assume una indiscutibile rilevanza, potendo essere considerata una cartina di tornasole delle maggiori problematiche relative alla distribuzione delle attribuzioni tra i vari livelli di governo". Lo studio ricorda che l'intento del legislatore costituzionale "era quello di affidare, sia pure nell'ambito della competenza concorrente, la materia della produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica alle regioni, le quali, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali della materia, avrebbero dovuto divenire il punto focale nella definizione delle politiche energetiche".

Tuttavia, da un lato, "la copiosita' dell'attivita' normativa europea, volta alla razionalizzazione e semplificazione delle procedure, ha prodotto un accentramento dei processi decisionali interni"; d'altra parte, la stessa Corte costituzionale, a partire dalla sentenza n. 6/2004, ha "attratto alla cognizione dello Stato le funzioni in materia energetica, capovolgendo il sistema di riparto sulla base dell'esistenza di un'esigenza unificatrice dovuta alla "peculiarita"' ed al "rilievo strategico" del settore". La centralita' delle regioni nella definizione delle politiche energetiche e' dunque "scalfita dall'intervento di questi fattori che hanno determinato una riduzione del ruolo delle regioni, le cui residuali funzioni sono peraltro spesso subordinate alla soddisfazione del principio di leale collaborazione, mediante il preventivo raggiungimento di pareri o intese all'interno delle Conferenze".

Si assiste, quindi, "in materia energetica ad una ricentralizzazione delle funzioni ed alla costruzione di un nuovo assetto dei poteri che prende il posto di quello indicato in Costituzione. Nonostante cio' e' senza dubbio ammirevole lo sforzo profuso da molte regioni le quali, sfruttando le maglie aperte dalla disciplina statale - ed anche considerando la trasversalita' della disciplina giuridica dell'energia, che e' in grado di lambire differenti ambiti materiali anche rimessi alla cognizione delle regioni, quali il governo e lo sviluppo del territorio - hanno inteso approvare una regolamentazione locale dai tratti fortemente innovativi ed originali, non rinunciando, per tale motivo, alle proprie prerogative". rus/sam/bra

[Fonte: Umbria OnLine]

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