«Le pagine di questo IX Rapporto raccontano di un viaggio che potremo scandire in tre tappe». Così l’arcivescovo Ivan Maffeis, a Perugia, il 5 giugno, alla presentazione del IX Rapporto sulle Povertà e Risorse nel 2023 dal titolo: “Catene spezzate”, a cura dell’Osservatorio delle povertà ed inclusione sociale della Caritas diocesana, consultabile e scaricabile con le infografiche al link: Osservatorio sulla Povertà | Caritas Diocesana Perugia – Città della Pieve (caritasperugia.it).
«La prima tappa – ha precisato mons. Maffeis – va dai problemi alle persone…, il primo modo per affrontare seriamente una carità che abbia il riflesso della carità di Dio e qualifichi anche il nostro rapporto con chi vive situazioni di povertà. La seconda tappa va dalla società alle istituzioni, che ringrazio quanti le rappresentano a diverso titolo, dai Comuni, alla Provincia, alla Regione, raccogliendo la loro attenzione e disponibilità. Sarebbe impensabile delegare la cura dei poveri a qualcuno. Come Istituzioni civili e come Chiesa è bello poter dire che qui ci sono interlocutori con cui si cammina insieme. Il lavoro di “rete” della nostra Caritas va in questa direzione, perché il bene comune è il bene della città, quello che sta a cuore a tutti. La terza è dalla denuncia delle “catene” alla proposta. Queste pagine vanno in questa direzione come si evince nella parte finale del rapporto. Mentre forniscono una miniera di informazioni e di dati, raccontano anche di una comunità che sa rimboccarsi le maniche, che ci mette cuore, passione, intelligenza, perché la carità deve essere intelligente aprendo piste per condividere».
Soffermandosi sulle risorse messe in campo per accogliere le tante richieste di aiuto, l’arcivescovo ha parlato dello «zoccolo duro dell’8xmille alla Chiesa cattolica, ma in Caritas io trovo un modello che deve essere esportato nelle altre realtà della nostra Chiesa dove, partendo da una percentuale che è assicurata dalla generosità di tanti cittadini praticanti e non, che firmano per la Chiesa cattolica, il lavoro fatto con le istituzioni, con le aziende, con le cooperative e con tante persone generose, ha moltiplicato quel poco facendolo diventare qualcosa per tutti».
Il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, ha spiegato la scelta del titolo del IX Rapporto, “Catene spezzate”: «Vedete in copertina questi piedi incatenati e le “Catene spezzate” rappresentano il lavoro compiuto, la missione svolta con molto impegno dove tante famiglie sono tornate libere di poter camminare, sciolte da quelle catene che papa Francesco ci ricorda parlando della povertà. “Catene spezzate” anche perché è il nostro invito-obiettivo della nostra vocazione, quella di continuare a riportare il povero al centro in un cammino che lo vede abbracciato da tante realtà per il ritorno all’autonomia. Essere nella condizione di povertà è una privazione di possibilità, è una privazione della libertà. Non avere la libertà di poter scegliere nel quotidiano e per il proprio futuro. La povertà è in aumento nella nostra diocesi con un dato importante, che ci dice che tante “catene” sono state spezzate, ma che tante nuove “catene” sono arrivate perché il 40% delle famiglie in difficoltà sono nuovi poveri nel rivolgersi per la prima volta alla Caritas nel loro cammino di vita».
Riccardo Liguori
La sintesi del IX Rapporto diocesano sulle povertà curato dall’Osservatorio Caritas
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.