I Cursillos di Cristianità sono un movimento ecclesiale, il cui statuto e regolamento sono stati riconosciuti dalla CEI nel 1999, che «mediante un metodo proprio tenta, partendo dalla Chiesa, di ottenere che le realtà del cristiano si trasformino in vita nella singolarità, nella originalità e nella creatività di ogni persona, perché, scoprendo le proprie potenzialità e accettando i propri limiti, conduca la propria libertà con convinzione, rafforzi la volontà con decisione e propizi l’amicizia in virtù della costanza nella vita quotidiana, individuale e comunitaria». Sono parole di Eduardo Bonnin, il fondatore (Spagna, 1917-2008).
I Cursillos nacquero in Spagna a Palma di Maiorca nel 1949 in un tempo difficile, per la ricostruzione del dopoguerra, e in un clima di scristianizzazione. Il movimento si è poi diffuso in tutto il mondo.
La “cellula” fondamentale è il Cursillo (“piccolo corso”, di tre giorni), per riscoprire la gioia del Vangelo e viverlo nella quotidianità, in comunità con altre persone e con dei sacerdoti, per sperimentare la fraternità cristiana e ricevere, quasi come una novità, l’annuncio dei principali elementi su cui si fonda la nostra fede.
Il prossimo, nella Diocesi di Perugia, sarà il 43° Corso donne, che si terrà ad Assisi, nella casa di spiritualità “Oasi del Sacro Cuore”, dal pomeriggio di giovedì 21 novembre al pomeriggio di domenica 24.
Tre giorni di sosta in una esistenza spesso concitata, per riflettere su sé stessi, per capire chi siamo veramente. Tre giorni per ritrovarsi, rivivere il Battesimo, riscoprire la fede e la realtà in Cristo, nel mondo di oggi. Tre giorni straordinari durante i quali si ha nozione di un modo nuovo di vivere, più lieto, completo e trasparente.
Nel “cursillo” si impara a percepire la presenza di Cristo amico e vicino nella vita di tutti i giorni, a testimoniare la fede in lui nei luoghi di lavoro, in famiglia, nella società, e a sentirsi amati attraverso uno dei tanti volti di Dio: l’Amicizia. L’essere umano non può vivere isolato, non solo perché ha bisogno di amici con cui condividere successi e fallimenti, ma perché l’Amicizia è il grande canale di comunicazione della Fede e dell’Amore di Dio.
La fraternità dei Cursillos può poi continuare a esprimersi attraverso un incontro comunitario denominato “Ultreya”, grido che i pellegrini diretti a Santiago de Compostela usavano scambiarsi per incitarsi reciprocamente ad “andare oltre”.
È la voce di incoraggiamento per proseguire il cammino giornaliero della normalità, confidando nella Grazia di Dio, perché l’andare non sia in salita. È un invito a procedere sempre più in là, oltre sé stessi, per incontrare l’altro e costruire la comunità nella prospettiva di vivere poi la comunione con tutta la Chiesa. L’amicizia viene anche consolidata in piccoli gruppi, nelle case o altri luoghi.
In allegato: la locandina del Corso.
Nella foto, la Convivenza del Territorio n. 6 – Umbria Toscana Emilia e Romagna dei Cursillos – tenutasi a Loppiano lo scorso 7 settembre.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.