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Giovedì 25 Aprile 2024

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“CONSUMO DI SUOLO: UNA LEGGE A TUTELA DEL CUORE VERDE”

Perugia (PG) - “Consumo di suolo: una legge a tutela del cuore verde”: questo il titolo del Convegno organizzato oggi a Perugia da Coldiretti Umbria, che ha presentato la sua proposta di legge regionale in materia di contenimento del consumo di suolo agricolo. Una legge - ha spiegato Mario Giuseppe Paolucci, Servizio Autonomie Territoriali, Area Azione Sindacale, Confederazione Nazionale Coldiretti - che intende disciplinare le politiche e gli strumenti per la tutela delle superfici naturali, per valorizzare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente, con l’obiettivo di uno sviluppo equilibrato delle aree urbanizzate e delle aree rurali, anche tramite il contenimento del consumo di suolo agro-naturale. Le disposizioni della legge - ha aggiunto Paolucci - anche in attuazione di quelle comunitarie, sono finalizzate a consentire l’azzeramento del consumo di suolo agro-naturale entro l’anno 2050. Tra i capisaldi della proposta - ha sottolineato tra l’altro Paolucci - il riuso delle aree già urbanizzate, la rigenerazione delle stesse, la rinaturalizzazione compensativa. È fondamentale - ha concluso Paolucci - oltre che monitorare il consumo di superficie agro-naturale e il mutamento di destinazione d’uso dei terreni agricoli regionali, incentivare sempre più interventi di rigenerazione urbana, così come il ripristino delle colture nei terreni abbandonati o inutilizzati. Fino al 2016 - ha ricordato Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria - nella nostra regione sono stati 47.494 gli ettari di suolo consumato, con il fenomeno che interessa il 5,62% della superficie territoriale. Oggi occorrono - ha sottolineato il Presidente Agabiti - norme puntuali che consentano all’economia verde e quindi all’agricoltura multifunzionale che tutela la biodiversità, produce cibo ed in grado di apportare una corretta manutenzione al territorio, di contribuire a riqualificare anche le città e le periferie arrestando il consumo di suolo e mantenendo la vitalità delle nostre aree. Tra l’altro, i recenti eventi sismici, possono rappresentare, anche per le imprese agricole, un’occasione importante non solo per una ricostruzione più efficiente delle strutture produttive, ma anche per perseguire una riedificazione sempre più sostenibile e all’avanguardia, nel rispetto dell’identità del territorio. Quello del consumo di suolo  - ha precisato Walter Ceccarini, Direttore ANCE Umbria - è un tema rilevante che interessa direttamente anche le nostre imprese. È chiaro che oggi occorre coniugare in maniera sempre più puntuale il lavoro delle imprese edili, come risposta alle esigenze della collettività, con la salvaguardia dell’ambiente e delle zone rurali della nostra regione.  Nell’ambito della rigenerazione urbana - ha ribadito Augusto Tomassini, Presidente Confartigianato Edilizia Perugia - è fondamentale che gli strumenti tecnici siano adeguati a standard di eco sostenibilità ed innovazione. Recuperare in maniera funzionale il patrimonio edilizio esistente, favorire la connessione fra le aree urbane ed extraurbane, potrebbe portare ad integrare in maniera virtuosa la pianificazione urbanistica con lo sviluppo rurale, sviluppando anche nuove opportunità economiche e sociali. È chiaro che nell’ambito dei lavori post sisma, assume particolare importanza lo stanziamento di fondi adeguati per perseguire questi obiettivi e per consentire alle imprese impegnate nella ricostruzione di ripristinare un modello “made in Italy” attento all’efficienza, alla sicurezza, così come alla qualità degli edifici.  L’Assessore regionale alla Riqualificazione urbana Giuseppe Chianella ha sottolineato come il tema della gestione della risorsa suolo e del suo consumo sono all’ordine del giorno in diversi consessi a livello mondiale, europeo, nazionale e regionale. Se oggi la criticità maggiore risulta la trasformazione di terreni agricoli in superfici artificiali (aree urbane ed infrastrutture), a causa principalmente delle attività economiche e della necessità di rispondere alle esigenze dell’attuale stile di vita, come l’elevata mobilità e i modelli di consumo, va sottolineato che da parte delle Istituzioni, il tema è sentito e su questo si è raggiunto un notevole grado di consapevolezza. Questa nuova sensibilità, sollecitata anche da eventi calamitosi legati a fenomeni di dissesto idrogeologico che sempre più spesso colpiscono i nostri territori, ha stimolato il governo a mettere in campo un DDL (“Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato”) attualmente in discussione al Senato ed anche all’esame delle Regioni. Va detto che su questo tema l’Umbria, nella sua legislazione regionale, ha rappresentato per anni un punto di eccellenza avendo adottato azioni di contenimento del consumo del suolo, sia nei vari strumenti di Programmazione Urbanistica, che tendono a limitare l’uso, soprattutto in aree agricole e boschive, sia con i vari Programmi di riqualificazione urbana, come i PUC (Programmi Urbani Complessi) o i Contratti di Quartiere. L’iniziativa di oggi, aperta dalla Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, e la proposta di legge predisposta da Coldiretti, si inseriscono anche nell’ambito dell’impegno portato avanti da alcuni mesi a livello nazionale, dalla task force (#salvailsuolo) formata tra gli altri da ACLI, Coldiretti, FAI, INU, Legambiente, LIPU, Slow Food e WWF che con altre 500 associazioni aderiscono al network europeo “People4Soil”, con oltre 80mila firma già raccolte in Italia per invitare la Commissione Europea a proporre nuovi atti legislativi in materia.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Coldiretti Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.umbria.coldiretti.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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