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Mercoledì 24 Aprile 2024

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A BOLOGNA OLTRE MILLE IMPRENDITORI AGRICOLI UMBRI ALLA MOBILITAZIONE COLDIRETTI IN DIFESA DEL MADE IN ITALY

Perugia (PG) - Oltre mille imprenditori agricoli umbri tra le migliaia giunti al Paladozza di Bologna alla mobilitazione in difesa del Made in Italy, in occasione della quale è stato presentato il Dossier Coldiretti, che ha collaborato alla “task force” dei Carabinieri dei Nas all’estero per verificare “Cosa mangiano di italiano in Europa”. Dai Kapeleti e Mortadela sloveni al Parmezali rumeno, dalla Milaneza pasta portoghese, fino al “Carpaccio formaggio” olandese sono particolarmente fantasiose le imitazioni dei prodotti italiani che tolgono spazio al vero Made in Italy. Con due prodotti tricolori su tre venduti nei supermercati all’estero che non sono risultati avere alcunché a che fare con la realtà produttiva nazionale, si tratta del primo progetto del Comando carabinieri Tutela della Salute (Nas), nato per combattere gli inganni nei confronti dei consumatori europei determinati dall’uso di immagini, parole e tricolore che richiamano impropriamente alla qualità del Made in Italy, realizzato attraverso verifiche nei supermercati delle capitali di principali Paesi Europei: da Londra a Berlino, da Bruxelles a Budapest, da Bucarest a Lubiana. Un fenomeno assolutamente trasversale e talmente radicato, dove non ci si preoccupa ormai neppure di mantenere la fedeltà al nome originale della specialità Made in Italy copiata - spiega Albano Agabiti presidente regionale Coldiretti, a Bologna insieme ai presidenti Coldiretti di Perugia e Terni, Luca Panichi e Massimo Manni. Nella giungla del falso Made in Italy a tavola in vendita nelle principali capitali europee - aggiunge Agabiti - è alta la probabilità di trovare sullo scaffale, con nomi ed immagini e colori che richiamano l’Italia, la pasta di grano tenero, i formaggi ottenuti dalla polvere o il vino zuccherato vietati nel nostro Paese, che è quello con le regole produttive più stringenti di tutta l’Unione Europea. L’Italia nel tempo - sottolinea il direttore Coldiretti Umbria Diego Furia - ha adottato norme a tutela della qualità dei prodotti agroalimentari nazionali che non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea dove tuttavia si tenta di sfruttare l’immagine positiva conquistata dal Made in Italy con l’inganno. L’agropirateria internazionale fattura sul falso Made in Italy a tavola 60 miliardi di euro nel mondo, quasi il doppio dei prodotti originali e dalla lotta alla contraffazione e alla falsificazione dei prodotti alimentari italiani di qualità potrebbero nascere trecentomila nuovi posti di lavoro. Con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale erano presenti a Bologna numerosi ospiti istituzionali tra i quali il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e quello dell’Ambiente Gian Luigi Galletti, il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e quello dell’Umbria Catiuscia Marini che ha sottolineato, tra l’altro, la necessità per i consumatori di poter riconoscere i prodotti tra gli scaffali, grazie ad una chiara tracciabilità. I TRUCCHI DEL FALSO MADE IN ITALY IN EUROPA   La pasta di grano tenero che scuoce - In Italia vige la storica “legge di purezza”, la numero 480 del 4 luglio del 1967 e successive modificazioni, che impone l’obbligo di produrre pasta esclusivamente con grano duro che difende dal rischio di trovarsi quella scotta nel piatto come accade spesso all’estero. I formaggi dalla polvere - L’Unione Europea - sostiene la Coldiretti - ha chiesto all’Italia di non vietare l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare ai caseifici situati sul territorio nazionale. Una pratica consentita in tutti i Paesi dell’Unione Europea anche per la produzione di formaggi di tipo italiano. Il similgrana low cost senza indicazione di provenienza - Nell’Unione Europea è permessa la vendita imitazioni low cost importate dall’estero del Parmigiano reggiano e del Grana Padano senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori. Mozzarella e Parmigiano kit - Nell’Unione Europea è stata scoperta dalla Coldiretti la commercializzazione di kit che promettono di ottenere in casa in pochi giorni alcuni dei formaggi italiani più prestigiosi dal Grana Padano al Parmigiano reggiano fino alla mozzarella. Wine kit - il vino dalla polvere - L’Unione Europea permette la vendita di pseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette italiane più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. Il vino allo zucchero - L’Unione Europea consente ai paesi del Nord Europa di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero. Lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia, che con la Coldiretti ha combattuto una battaglia per impedire un “trucco di cantina” e per affermare definitivamente la definizione di vino quale prodotto interamente ottenuto dall'uva.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Coldiretti Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.umbria.coldiretti.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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