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Martedì 23 Aprile 2024

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8 marzo/Umbria: Marini, donne stesse devono favorire politiche genere

Perugia (PG) - "Devono prima di tutte essere le donne, soprattutto se titolari di responsabilita' istituzionali e politiche, ad impegnarsi affinche' le politiche di genere per l'affermazione della parita' tra donna ed uomo non impediscano il realizzarsi di tale diritto, anzi lo favoriscano. Dobbiamo altresi' essere consapevoli che ogni diritto e conquista raggiunta non lo e' per sempre. Occorre invece sempre impegnarsi per difendere cio' che si e' realizzato e lavorare ancora di piu' per il tanto che ancora dobbiamo fare sulla strada della parita"'. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell'ambito dell'iniziativa organizzata dal centro regionale per le pari opportunita' "...con le donne...", svoltasi a Perugia.

Nel suo intervento, Marini ha sottolineato un dato che relega l'Italia negli ultimi posti della classifica relativa alla presenza di donne in ruoli di responsabilita', nelle istituzioni, come nella politica o nell'economia. "Nel nostro paese - ha spiegato - nei consigli di amministrazione delle prime 20 societa' quotate in borsa la presenza femminile non raggiunge il 6%. Una realta' che, come sappiamo, si manifesta nelle istituzioni ad ogni livello, come nella politica o nelle istituzioni di alta formazione come le universita'. Spetta dunque a noi, alle donne che rivestono ruoli di responsabilita', far si' che non venga leso il diritto di ogni donna a veder riconosciuto il giusto ruolo per le sue competenze e per il merito, e non semplicemente sulla base della bellezza del suo corpo". "Nessuna scelta e' neutra ed ogni scelta puo' o favorire la crescita del ruolo della donna o impedirla - ha concluso - cosi' come il volto della crisi economica non e' neutro. Ha, come dicono i numeri, il volto della donna perche' questa la stanno pagando in modo particolare le donne, espulse dal mercato del lavoro in misura maggiore rispetto agli uomini. Ecco perche' in Umbria, come giunta regionale abbiamo scelto di investire risorse tenendo conto di questa realta', che rappresenta la vera emergenza. Abbiamo per esempio deciso la diminuzione dell'Irap per quelle aziende che trasformeranno in tempo indeterminato i contratti di lavoro per le donne". pg/sam/ss

[Fonte: Umbria OnLine]

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