I lavoratori delle Province di Perugia e Terni chiedono tutele per il posto di lavoro. E la Regione risponde con una “copertura” finanziaria di 5 milioni l’anno, per coprire i 150 posti che si accollerebbe l’amministrazione umbra. Ora, entro un mese si dovrà procedere alla riallocazione delle funzioni, in parte alla Regione e altre da assegnare in conseguenza dell’ approvazione del jobs act, ma non è ancora noto il fabbisogno degli enti locali e si aspetta l’apertura della mobilità a livello nazionale. Intanto, il budget per la polizia provinciale potrà sforare la prescrizione Deliro del 50% dei trasferimenti e la pre Fornero per i pensionamenti dovrebbe scattare in automatico in presenza dei requisiti maturati. Stipendi ok anche per le montane.
Trafomec, i sindaci di Panicale e Piegaro rilanciano la volontà di ripartire con un progetto serio, affidato all’iniziativa di imprenditori locali, decisi ad accompagnare un processo di rilancio del know how aziendale con riassorbimento delle maestranze e pagamento delle spettanze ai lavoratori fuorusciti. Ulteriore credito a un’azienda inaffidabile, la Trafomec, sarebbe, invece, una scelta azzardata.
Quasi 13mila lavoratori sono iscritti alle Casse edili di Temi e Perugia. Di questi, secondo le stime di Filca Osi, Feneal Uil e Fillea Cgil, ben oltre il 50% hanno attraversato o stanno attraversando situazioni di gravi disagi dovuti a ritardi di pagamenti e precarietà dei posti di lavoro.
A Terni prende forma la riforma delle partecipazioni societarie del Comune. II consiglio comunale ha esaminato la proposta di delibera illustrata dall’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, voluta in una logica “di governo del cambiamento”. L’atto è stato votato a maggioranza con 16 voti a favore, 7 contrari e 6 astenuti. Contrari i consiglieri del M5S e i consiglieri di maggioranza Bencivenga e Ricci. Astenute le altre opposizioni.
- Letture quotidiane del 27 Marzo 2015
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