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Mercoledì 24 Aprile 2024

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2 giugno: Marini (Umbria), occasione ricordare valori fondamentali

Perugia (PG) - "La Festa della Repubblica, che si celebra domani 2 giugno, e' occasione per ricordare i valori fondamentali, e ancora oggi attuali, della nostra identita' di cittadini italiani, a partire da quello dell'unita' e indivisibilita' della nazione". E' quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "Non si deve mai dimenticare - sostiene - che la nostra Repubblica e' fondata "sul lavoro', tema di grande e drammatica attualita', per la grave crisi economica che da tempo investe il Paese e riguarda milioni di cittadine e cittadini italiani. E prima di tutto i giovani. A loro soprattutto, lo Stato, in tutte le sue articolazioni, deve offrire la possibilita' di guardare al futuro con fiducia e speranza". "Da alcuni anni - sottolinea - la nostra Repubblica vive una nuova stagione di riforme, quella del federalismo. Crediamo nella riforma dello Stato in senso federalista, purche' questo sia equo e solidale, e capace di esaltare lo stesso sentimento di unita' nazionale. Perche' un federalismo basato sull'autonomia dei territori, che insieme concorrono per la crescita ed il progresso del Paese e del nostro popolo, e' l'unico possibile". "La Festa della Repubblica, che ne commemora quest'anno il 65esimo anniversario - prosegue - coincide con i 150 anni dell'Unita' nazionale. Una duplice ricorrenza che imprime alle celebrazioni di domani un significato ancor piu' profondo: l'unita' e indivisibilita' dello Stato. Il 2 e 3 giugno del 1946 gli italiani, con il referendum istituzionale a suffragio universale, scelsero democraticamente la forma repubblicana dello Stato, frutto della grande e valorosa pagina scritta dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione. Per questo - conclude - ritengo inaccettabili i reiterati tentativi di mettere sullo stesso piano, attraverso iniziative legislative, i protagonisti della nascita della Repubblica libera e democratica e chi, invece, si adopero' affinche' la tragica esperienza del fascismo potesse continuare a vivere nel nostro Paese". pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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